La cattiva gestione e il taglio dei fondi della Regione Siciliana sarebbero stati i motivi scatenati del caos di queste ultime settimane, tra lunghe file per fare i tamponi e i vaccini. Questo secondo i deputati all’Ars del Movimento 5 Stelle che, in una nota congiunta, parlano di «siciliani penalizzati dall’Assessore Regionale Razza e dai furiosi tagli alle spese per l’emergenza Covid».
«Le lunghe file – si legge nella nota firmata da Giorgio Pasqua, Francesco Cappello, Antonio De Luca e Salvo Siragusa – per tamponi e vaccini hanno una spiegazione: tra ottobre e novembre, l’assessore regionale della Salute, Razza, con una scelta quantomeno frettolosa, ha imposto alle Asp di ridurre le spese per l’emergenza Covid.
Ecco perché oggi, – continua la nota – in piena quarta ondata, ci troviamo davanti a scene indegne di una regione civile, con centinaia di auto e ore di attesa per un test o per la vaccinazione, pazienti in quarantena abbandonati, disorganizzazione e personale del tutto insufficiente».
Tamponi e vaccini
Mentre in Sicilia prosegue la campagna vaccinale per continuare a contenere una nuova ondata di positivi al Covid-19, i pentastellati accusano la Regione di aver fatto scelte frettolose tra ottobre e novembre.
«C’è stata una furia dei tagli: a fine ottobre le Asp hanno ricevuto una circolare – affermano i deputati – in cui l’assessorato disponeva la drastica riduzione delle spese per l’emergenza Covid. A novembre, un’altra circolare imponeva alle Asp di rimuovere i punti di vaccinazione ospedalieri, che potevano restare attivi solo a discrezione (e a carico) delle stesse aziende sanitarie. Tutte le unità Covid che si occupano del tracciamento sono state depotenziate. Tagli decisi per rimediare ad una gestione precedente poco assennata dei fondi, dove spiccava una spesa eccessiva, rispetto ad altre regioni, evidenziata anche in sede nazionale. Così, la Regione-cicala della prima fase, dopo aver esagerato, si è improvvisamente trasformata nella formica attuale, tagliando i servizi essenziali.
Oggi chi vuol fare un tampone o il vaccino – proseguono i pentastellati – deve mettersi in fila per molte ore, senza poter andare in bagno. I siciliani che a migliaia si trovano chiusi in casa in quarantena, sono abbandonati dalle Asp, che non riescono a rispondere a tutte le richieste di assistenza, con un sistema che è andato in tilt a causa del personale sanitario del tutto insufficiente. Una situazione vergognosa che getta nel caos e nello sconforto i cittadini, di fatto abbandonati a se stessi. Non c’è stata la lungimiranza di mantenere il sistema dell’assistenza sanitaria in piena efficienza e pronto a quella che era una prevedibile recrudescenza dei contagi. Oltre che interventi risolutivi, ci aspettiamo che l’assessore Razza fornisca al più presto dettagliate spiegazioni in Aula».
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