Anche il sindaco Cateno De Luca, scrive al presidente del Consiglio Mario Draghi per rivedere la norma che prevede l’obbligo del Super Green Pass anche per prendere i traghetti e gli aliscafi che viaggiano sullo Stretto di Messina. Per il Primo Cittadino, tale misura interromperebbe la continuità territoriale e segnerebbe una disparità rispetto ai cittadini delle altre Regioni.
Dopo l’appello del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, e quello dei deputati e senatori siciliani del Movimento 5 Stelle per le isole minori, anche il sindaco di Messina si rivolge a Draghi per la questione del collegamento tra la Sicilia e il resto d’Italia. Pubblichiamo di seguito, in maniera integrale, la lettera inviata dal sindaco di Messina, Cateno De Luca al premier Mario Draghi.
«Illustrissimo Signor Presidente del Consiglio dei Ministri – scrive il Sindaco – intendo sottoporre alla Sua autorevole attenzione l’evidente violazione del principio della libera circolazione delle persone all’interno dell’Unione Europea, riconosciuto dall’art. 3, paragrafo 2, del trattato sull’Unione europea, dichiarato altresì dall’art. 21 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), dai titoli IV e V del TFUE e autorevolmente sancito dall’articolo 45 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea per effetto dell’entrata in vigore delle disposizioni dettate dal D.L. n. 229 del 30 dicembre 2021, art. 1 comma 2.
Con la superiore norma, infatti, è stata introdotta una modifica al testo del D.L. 52/2021 art. 9 quater, disponendo che a far data dal 10 gennaio 2022 l’utilizzo dei mezzi di trasporto, bus e treni interregionali nonché delle navi, è consentito esclusivamente ai cittadini in possesso del c.d. super green pass, ovvero dei cittadini che dispongano di una certificazione che attesti o la completa vaccinazione/esenzione o la guarigione a seguito del contagio da Covid, escludendo dunque dall’accesso ai mezzi di trasporto quei cittadini che non siano vaccinati o che non dispongano né di una certificazione di esenzione né di una certificazione di guarigione.
Tuttavia, tale categoria di cittadini potrà comunque spostarsi su tutto il territorio nazionale, facendo ricorso ai mezzi di trasporto privati ma sarà impossibilitata a raggiungere la Sicilia (o a lasciare la Sicilia, e tutte le Isole) atteso che il trasporto marittimo è affidato a compagnie di navigazione che operano su concessioni pubbliche e che dunque saranno tenute a non consentire l’imbarco ai passeggeri che non possiedano il c.d. super green pass. Una tale disposizione, pertanto, costituisce una palese violazione del diritto alla libera circolazione dei cittadini dell’Unione Europea e interrompe di fatto la continuità territoriale con la Sicilia (ma il discorso vale anche per le isole minori e per la Sardegna) peraltro già scarsamente garantita, attesa l’insufficienza dei collegamenti e l’onerosità degli stessi, e che, per effetto della citata norma, sarà totalmente esclusa per una categoria di cittadini.
Intendo precisare – prosegue De Luca – che il tema della campagna di vaccinazione trova piena adesione da parte di questa Amministrazione comunale. Io stesso ho sostenuto molteplici iniziative a favore del vaccino anti Covid, organizzando anche due eventi di piazza (c.d. vaccino party) nei quali mi sono sottoposto alla vaccinazione. Mi sia consentito, però, di evidenziare che l’obbligo di vaccinazione, che questo Governo non intende introdurre in via generale, non può essere surrettiziamente attuato introducendo delle limitazioni alla libera circolazione delle persone senza tenere conto della specificità del trasporto marittimo in generale e dell’attraversamento dello Stretto di Messina in particolare, senza neppure tenere conto che oltre un milione di passeggeri che attraversano ogni anno lo Stretto sono pendolari, ovvero persone che abitano su una delle due sponde e che ogni giorno si recano per motivi di studio o lavoro sulla sponda opposta.
Desidero a tal fine rammentare che nell’aprile 2020 il Consiglio dei Ministri ha annullato, facendo ricorso al procedimento straordinario disciplinato dall’art. 139 D. Lgs. 267/2000, l’Ordinanza Sindacale n. 105 del 5 aprile 2020 con la quale avevo attivato la banca dati www.sipassaacondizione.it con la quale era stato introdotto un sistema di prenotazione, previa verifica delle condizioni per lo spostamento, dei soggetti che intendevano attraversare lo Stretto di Messina. Come ricorderà, in quel periodo erano vigenti disposizioni molto più stringenti di quelle attuali, che vietavano lo spostamento delle persone se non ricorrevano specifiche condizioni (lavoro, necessità, salute). Lo strumento che avevo realizzato, e messo a disposizione in modo del tutto gratuito, nel suo primo ed unico giorno di operatività, dimostrò di essere efficace, garantendo controlli semplificati e precisi, ma venne annullato su proposta del Consiglio dei Ministri ritenendo (tra le altre censure) che lo stesso violasse il diritto dei cittadini alla libera circolazione.
Ora, come allora, ribadisco fermamente che non era questa la finalità della banca dati e rimetto al vaglio della giurisdizione amministrativa, alla quale ci siamo rivolti impugnando il DPR del 9 aprile 2020, la valutazione sulla legittimità del provvedimento adottato per la quale siamo in attesa della fissazione dell’udienza. Ho inteso richiamare quella vicenda però non per animare una polemica, che considero ormai superata e conclusa, ma perché desidero sottoporre alla Sua attenzione la specificità del tema della insularità, evidenziando come anche in quel primo drammatico periodo dell’emergenza Covid vennero adottate specifiche disposizioni che prevedevano, pur in assenza delle prescritte condizioni per il trasporto interregionale, una norma generale di salvaguardia, consentendo sempre l’attraversamento dello Stretto per il rientro nella propria abitazione e domicilio.
Ritengo pertanto grave che – conclude il sindaco Cateno De Luca –, con riferimento al trasporto marittimo, non sia stata prevista una specifica disposizione per evitare che le Isole e i suoi abitanti restino isolati per effetto di una disposizione che, se non venisse modificata o almeno mitigata con delle norme attuative che prevedano maggiori cautele per il trasporto dei soggetti non minuti del super green pass, si tradurrebbe esclusivamente in una lesione dei diritti fondamentali dei Siciliani».
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