Via libera allo stralcio parziale delle cartelle esattoriali riferite a debiti non pagati a Palazzo Zanca per multe, IMU e TARI. A comunicarlo, con una nota, è il Comune di Messina, che motiva la propria scelta in ragione del difficile periodo socio-economico in corso, tra la crisi energetica e le conseguenze della pandemia.
Facciamo un passo indietro. All’interno della Legge di Bilancio 2023 varata dal Governo Meloni c’è la possibilità per i Comuni, tramite delibera, di stralciare le cartelle esattoriali di importo fino ai 1.000 euro riferite al periodo 2000-2015 e a crediti di competenza comunale; quindi multe per violazioni del Codice della Strada, IMU e TARI. Nello specifico, spiegano da Palazzo Zanca: «L’Amministrazione rende noto di essere favorevole allo stralcio parziale dei ruoli emessi tra il 2000 e il 2015 di importo inferiore a 1.000 euro, relativo a sanzioni ed interessi per i debiti tributari e per i soli interessi per le sanzioni amministrative, comprese quelle per violazioni del Codice della Strada».
A sollevare la questione, qualche giorno fa, era stato il consigliere comunale di centrosinistra, eletto nella lista De Domenico Sindaco, Giovanni Caruso: «Se i bilanci del Comune sono veramente solidi, perché la Giunta non ha ancora fatto la delibera?». La scadenza per approvare la misura è infatti fissata al 31 gennaio 2023.
In ogni caso, mercoledì 25 gennaio, a Palazzo Zanca, il sindaco di Messina, Federico Basile e l’assessore con delega ai Tributi, Roberto Cicala, illustreranno più nel dettaglio la misura per lo stralcio delle cartelle esattoriali.
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