La decisione del governo nazionale di far ripiombare la Sicilia in zona arancione ha scatenato non poco malcontento sull’isola. Tra le prime reazione al nuovo Decreto Legge che entrerà in vigore lunedì 15 marzo, c’è quella del Presidente della Regione Nello Musumeci.
«Il governo nazionale ha deciso che anche la Sicilia da lunedì entrerà in zona arancione. Provoca tanta amarezza questa decisione adottata con un decreto legge, a cui non possiamo assolutamente opporci, nonostante i dati della Sicilia siano confortanti: abbiamo infatti parametri in linea con una condizione di non emergenza, ci sono meno ricoveri in terapia intensiva, anche se negli ultimi giorni sono aumentati i contagi. È un provvedimento adottato per prudenza, e però ci fa tanta rabbia. Se accanto a questo provvedimento il governo si preoccupasse di affrettare la concessione delle misure di sostegno agli operatori economici, almeno limiteremmo i danni. Utilizziamo questi giorni per far procedere velocemente la campagna vaccinale, perché tutti hanno diritto a tornare il prima possibile alla normalità».
A partire da lunedì 15 marzo, quindi, tutte le regioni gialle passeranno automaticamente all’arancione, Sicilia compresa mentre per Pasqua tutta l’Italia si tingerà ancora una volta di rosso. Dal 3 al 5 aprile, infatti, è prevista una zona rossa nazionale. Unica isola felice, è proprio il caso di dirlo, rimane la Sardegna che, essendo in zona bianca non subirà gli effetti del nuovo Decreto Legge Draghi.
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Musumeci svegliati, altro che arancione a Messina dovevi chiudere nel mese di novembre, il disastro andava evitato circa 300 morti in città, una di quelle vittime era mia madre. Ma a quanto pare , non ha importanza. Non si può morire da soli in un letto d ospedale.