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Scontro tra De Luca e il Consiglio. Ora Messina: «Se vorrà dimettersi, che lo faccia»

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«Siamo stanchi. Il comportamento del sindaco De Luca non è più tollerabile» così i consiglieri di Ora Messina, Giandomenico La Fauci e Francesco Pagano commentano le ultime esternazioni del Primo Cittadino.

Continua la pioggia di critiche e repliche da parte dei consiglieri comunali di Messina contro quanto scritto ieri dal sindaco Cateno De Luca – che, tra le altre cose, ha definito la maggior parte dei membri del Civico Consesso «asini volanti che giocano sulla pelle dei cittadini». Al centro dell’ultimo scontro, la delibera per l’affidamento ad AMAM di nuovi servizi, poi approvata nella mattinata del 26 gennaio 2021.

Dopo la replica del presidente del Consiglio Comunale Claudio Cardile e del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, riportiamo la risposta degli esponenti di Ora Messina, Giandomenico La Fauci e Francesco Pagano: «De Luca si prenda le sue responsabilità – scrivono – e (se vorrà davvero dimettersi) si dimetta assumendosi il peso di una scelta simile. Non abbiamo nessuna paura di andare a votare, siamo prontissimi».

La “questione AMAM”

consiglio comunale sul cambio di passo 20 gennaio 2020Come si anticipava, lo scontro – mai realmente sopito – tra Sindaco e Consiglio Comunale si è aperto nel corso della Seduta di lunedì 25 gennaio 2021 dedicata alla delibera di affidamento all’AMAM di nuovi servizi, tra cui la pulitura di caditoie e tombini, la manutenzione degli impianti idrici delle fontane pubbliche. Nel corso dei lavori, il Primo Cittadino è entrato in Aula ed è intervenuto utilizzando toni molto accesi. Da lì, è iniziato il botta e risposta a mezzo social.

«Non siamo più disposti a tollerare – scrivono La Fauci e Pagano di Ora Messina. Questo persistente scarico delle responsabilità sul “nemico” di turno non fa altro che peggiorare le condizioni di una città già gravata dai pesantissimi risvolti della pandemia. Sia in termini di salute che economici. Il personalismo a cui il sindaco De Luca ci sta costringendo va contro la normale gestione della città di Messina. Le dirette fiume e senza contraddittorio su Facebook hanno, forse, creato nella sua testa l’idea di poter applicare gli stessi metodi in Consiglio. Riteniamo gravissimo il suo ultimo “spettacolo” concluso con un volgare dito puntato contro il presidente del consiglio comunale e la segretaria generale».

«La questione Amam – proseguono – rappresenta un caso delicato e non archiviabile in poco tempo. Premettere che tutti vorremmo la pulizia di tombini e caditoie è scontato, ma non era possibile votare automaticamente quanto proposto. I revisori dei conti, infatti, avevano acceso la spia dell’attenzione con una pagina e mezza di considerazioni che andavano valutate e studiate. Riflettere, quindi, era d’obbligo».

«Al sindaco, però – aggiungono –, non piace un Consiglio Comunale che riflette, legge, studia e vota con coscienza. Lui ci vuole assoggettati ma non sarà mai così. In questi anni, lo dicono le votazioni, non abbiamo mai ragionato da opposizione cieca. Anzi, in tante circostanze abbiamo deciso di votare favorevolmente le delibere proposte dall’amministrazione. Altre volte non lo abbiamo fatto, in totale libertà. Per lui saremo anche asini ma ci piace votare con la nostra testa e secondo coscienza».

(Foto di repertorio)

«Se vorrà davvero dimettersi, si dimetta assumendosi il peso di una scelta simile»

Chiusa questa prima questione, Ora Messina torna a parlare delle dimissioni del sindaco Cateno De Luca e aggiunge: «Il Consiglio Comunale è l’obiettivo su cui scaricare le responsabilità. In realtà, però, non siamo noi a dover decidere delle sue dimissioni, perché non siamo noi ad aver chiesto a De Luca di inscenare questo nuovo spettacolino».

Per La Fauci e Pagano, quindi, non spetta all’Aula votare per decidere se il sindaco di Messina debba restare o meno: «De Luca si prenda le sue responsabilità – scrivono i due consiglieri – e (se vorrà davvero dimettersi) si dimetta assumendosi il peso di una scelta simile. Non abbiamo nessuna paura di andare a votare, siamo prontissimi. Questo non significa che abbiamo bisogno di sfiduciare il sindaco, ci sta pensando da solo. Non vogliamo partecipare a questi giochetti, abbiamo capito il trucco e non ci interessa. Ripetiamo: è stato il sindaco De Luca stesso a rimettere il suo mandato nei confronti della città di Messina. Se si vorrà dimettere lo faccia. Se, invece, si è già pentito di questa mossa – cosa che pensiamo -, abbia l’umiltà di ritirare le dimissioni senza passare per cervellotiche strategie».

«Infine – concludono –, vogliamo ricordare al sindaco che saremo chiamati a votare il previsionale di bilancio. Farlo in un clima di totale instabilità amministrativa non è certamente la cosa migliore. Basta battaglie personali, dobbiamo pensare alla città di Messina».

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