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Messina, il M5S replica a De Luca: «Siamo noi a dire vergogna!»

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I consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle rispondono alle accuse del sindaco di Messina Cateno De Luca: «Basta dire che i consiglieri comunali giocano quando esercitano il loro dovere di controllo, studio e approfondimento. Abbassa i toni».

Dopo il duro attacco di ieri, in tanti all’interno del Civico Consesso hanno espresso disappunto per quanto scritto sui social dal Primo Cittadino. Tra questi, il presidente del Consiglio Comunale Claudio Cardile ed il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle che, con una lettera, risponde al sindaco Cateno De Luca e rispedisce le accuse al mittente. Al centro dello scontro, in origine, la delibera sulla modifica del contratto di servizio di AMAM, poi approvata dall’Aula nella mattinata di ieri, martedì 26 gennaio.

Il Movimento 5 Stelle replica a De Luca: «Siamo noi a dire vergogna»

Pubblichiamo, di seguito la nota inviata dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle.

«Un sindaco – scrivono – che irrompe in aula durante una seduta di Consiglio Comunale interrompendo i lavori con le sue urla definendo “surreale” il dibattito democratico che puntualmente il Civico Consesso svolge nell’interesse dei cittadini, ma che da lui viene definito come vergognoso. Un sindaco che pretende di limitare oltremodo le prerogative e le funzioni di studio e approfondimento di una Commissione Consiliare.

Un sindaco che pretende – proseguono –, nel corso di un confronto democratico, con forza di far esitare la proposta di delibera del bilancio previsionale 2021-2023 in appena qualche ora di confronto adducendo violazioni al regolamento. Un sindaco, che attraverso la sua nota e caratteristica comunicazione aggressiva, urla e addita il Presidente del Consiglio, il Segretario generale ed i Consiglieri, dimostrando l’ennesima mancanza di rispetto verso ruoli e istituzioni.

Un sindaco – aggiungono – che da inizio mandato minaccia le sue dimissioni, per poi cercare scappatoie tirando in ballo il Consiglio Comunale o antagonisti individuati ad hoc come rappresentanti delle Istituzioni, della Sanità, del Sindacato e della società civile, vedi “Cambio di Passo”, “Vilipendio Ministro degli Interni”, “IO o La Paglia”, insomma con il suo comportamento danneggia l’immagine della 13ª città Metropolitana d’Italia. Un sindaco che si sente disturbato dalle opinioni difformi dal suo modus operandi affine ad un moderno Marchese del Grillo, profumato da ettolitri di autostima che non conoscono confini e disappunti. È questa la democrazia?».

Fatta questa premessa, i consiglieri si rivolgono direttamente al Primo Cittadino: «Basta Cateno, basta lo dicono i Consiglieri del Movimento 5 stelle, basta questo metodo di esprimere la tua rabbia narcisistica attraverso insulti, suoni volgari che denotano la mancanza di un lessico istituzionale che ogni rappresentante politico, nell’espletamento delle sue funzioni, deve avere.

Basta sminuire – proseguono –, denigrare qualcuno, trovare un nemico per nascondere le proprie colpe o mancanza di argomentazioni, o per sviare l’attenzione dei cittadini sui veri problemi della città o per fare becera propaganda elettorale in un contesto emergenziale. Basta dire che i consiglieri comunali giocano quando esercitano il loro dovere di controllo, studio e approfondimento. Abbassa i toni».

Le modifiche al contratto di servizio di AMAM

Per quel che riguarda le due sedute riguardanti i nuovi servizi da affidare ad AMAM ed il voto espresso dal M5S, i pentastellati scrivono: «Il Gruppo Consiliare si è astenuto dal votare le variazioni di bilancio che avevano ad oggetto proprio il nuovo servizio di gestione Amam, con la delibera, non condivisa dal gruppo, oggetto di discussione ieri in aula e votata oggi, si vuole affidare con un costoso contratto di servizio, di oltre 12 milioni di euro nei sei anni di valenza contrattuale, in un momento in cui la spesa prioritaria è rivolta all’emergenza sanitaria in corso. Circostanza, questa, evidenziata anche dai revisori dei conti del Comune di Messina che, in ogni loro delibera, non fanno altro che raccomandare di non appesantire i bilanci in questo momento».

«Il gruppo ha sempre valutato nel merito ogni singola delibera che ci è stata sottoposta – specificano –, con studio e approfondimento, nell’interesse della città e dei cittadini, è chiaro che questa amministrazione attua scelte difficilmente condivisibili».

Il M5S a De Luca: «Siamo noi a dire vergogna!»

«In una situazione emergenziale come quella che sta vivendo la città di Messina – concludono i consiglieri del M5S – ogni somma disponibile deve essere destinata al mantenimento del tessuto economico e sociale oltremodo provato da questa pandemia e ci riferiamo alla parte più debole della città ma anche alle famiglie e alle attività economiche di che rischiano seriamente di chiudere. Siamo noi a dire vergogna!».

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