È ancora guerra aperta tra il Consiglio Comunale e il sindaco di Messina Cateno De Luca, che definisce i membri del Civico Consesso: «Asini volanti che giocano sulla pelle della città». A far infuriare il Primo Cittadino, la caduta del numero legale durante la Seduta di ieri dedicata alla discussione di una delibera per l’affidamento di nuovi servizi ad AMAM.
Lo scontro istituzionale tra le pareti di Palazzo Zanca non accenna a placarsi e, dopo gli attacchi dei giorni scorsi, Cateno De Luca torna alla carica con un nuovo post in cui si scaglia contro i consiglieri comunali. Perché? Nel lungo post pubblicato sui social dal Sindaco di Messina c’è un po’ di tutto (dagli attacchi all’ASP, alla mancata discussione sulla relazione del secondo anno di mandato), ma il punto centrale della questione – oggi – sembrerebbe essere la discussione approdata in Consiglio Comunale sull’affidamento ad AMAM di nuovi servizi, quali la pulizia di caditoie e tombini, la raccolta delle acque bianche e la gestione fontane pubbliche. Discussione conclusasi (temporaneamente), dopo circa tre ore, con la caduta del numero legale e il rinvio alla giornata di oggi.
Già in Aula, all’arrivo del Primo Cittadino, i toni del dibattito si erano alzati. Questo (in sintesi) il commento di stamattina, pubblicato sui social dal Sindaco di Messina: «La mia Giunta comunale in questi anni ha dovuto lavorare con il freno a mano tirato – ha scritto – perché ogni delibera discussa in Consiglio Comunale per noi è stata una vera e propria via crucis, per la quale abbiamo faticato dieci volte in più rispetto al necessario».
«Con animo sereno – ha proseguito facendo poi riferimento a quanto affermato ieri dal consigliere Massimo Rizzo –, devo ammettere che è sotto gli occhi di tutti che il Consiglio Comunale è stato trasformato nel “Grande Fratello in salsa buddace” dove si tenta di mettere il bavaglio al Sindaco. Si è arrivati infatti a violare i regolamenti consiliari ed anche le leggi con il mancato dibattito e confronto sulla relazione del secondo anno di attività del sindaco e della sua giunta comunale. Relazione che dal mese di agosto scorso giace presso la presidenza del Consiglio Comunale, nonostante la legge imponga che entro dieci giorni debba essere valutata dal Civico Consesso».
Nel mirino, oggi, la Seduta del 25 gennaio 2021 e la mancata votazione della delibera riguardante i servizi da affidare ad AMAM: «Quando io mi arrabbio e sbatto in faccia ai signori consiglieri comunali le loro balordaggini – ha aggiunto De Luca –, loro per ripicca fanno mancare il numero legale o usano il voto di astensione per bocciare atti importanti per la città».
«Alla fine della Seduta di ieri – conclude il Sindaco di Messina –, cosa hanno fatto gli asini volanti? Se ne sono andati facendo venire meno il numero legale perché non all’altezza di affrontare il dibattito, continuando ad usare come i vigliacchi il voto di astensione che per regolamento è equiparato al voto contrario».
AGGIORNAMENTO:
La delibera sui servizi aggiuntivi da affidare ad AMAM è stata infine approvata oggi, martedì 26 gennaio 2021.
(Foto di repertorio)
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