Sono stati i residenti ad illuminare le strade del rione S.Annibale (ex Case Gialle) e di Messina Due, da diversi mesi al buio per i soliti nodi burocratici che negano di fatto un diritto a centinaia di famiglie. Lo hanno fatto con delle torce, durante una marcia simbolica effettuata ieri sera nei due rioni. Una protesta scattata in seguito a una delibera proposta dal consigliere della III Circoscrizione Santi Interdonato e approvata all’unanimità.
Tutto nasce da un provvedimento dell’amministrazione comunale che nel 2014 ha dato mandato al dipartimento Lavori Pubblici di procedere alla interruzione dell’erogazione del servizio di pubblica illuminazione nelle strade non ritenute di proprietà comunale. Da qui, Palazzo Zanca, tenendo come unico punto di riferimento la titolarità della strada da un punto di vista catastale, ha proceduto a “tagliare la luce” su intere porzioni di territorio, incurante del fatto che le strade oggetto del provvedimento siano aperte al pubblico transito ed a servizio di zone densamente abitate. E tra queste zone rientrano anche il villaggio S.Annibale e Messina Due i cui residenti da mesi rischiano la propria incolumità tutte le volte che il sole tramonta.
“Al rione Sant’Annibale – precisa in una nota il consigliere Santi Interdonato – l’interruzione del servizio di pubblica illuminazione è riconducibile alla controversia sulla titolarità delle opere di urbanizzazione intercorrente tra Comune di Messina e Iacp . Mentre al complesso residenziale “Messina Due” nelle vie Salita Contino e Salita Montesanto il problema è legato a una vecchia controversia tra il Comune e la ditta lottizzante “Immobiliare Montesanto” dell’ingegnere Sebastiano D’Andrea oggi presidente di Confindustria Messina, avente per oggetto il mancato passaggio delle opere di urbanizzazione in capo allo stesso Comune”.
E l’invito all’amministrazione comunale a risolvere la questione è arrivato anche dal prefetto Stefano Trotta che nel gennaio 2015 ha inoltrato una nota al Sindaco sottolineando la natura pubblica delle vie Salita Contino e Salita Montesanto, in base ad un parere della Polizia Stradale. La terza circoscrizione, infatti, tira in ballo il codice della strada, secondo cui le arterie che attraversano Messina Due, così come il Rione Sant’Annibale, essendo adibite al pubblico passaggio, vanno considerate strade locali e quindi di competenza del Comune , il quale pur non risultando catastalmente proprietario. L’amministrazione è, dunque, tenuta alla manutenzione, gestione e pulizia delle stesse arterie, delle pertinenze e dell’arredo nonché di attrezzature, impianti e servizi, al controllo tecnico dell’efficienza, e manutenzione della segnaletica.
Fin qui nulla si è mosso e la cittadinanza ha scelto di scendere in strada. Ad accompagnare i residenti del villaggio S.Annibale e Messina Due, il presidente e i consiglieri della terza municipalità oltre al parroco della parrocchia Madonna delle Lacrime Orazio Anastasi.
Andrea Castorina
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