Gli incendi che hanno devastato le colline nell’ultimo mese hanno causato un aggravamento del già presente rischio idrogeologico a Messina.
Il rischio che preoccupa molto l’Ingegnere Capo del Genio Civile, Leonardo Santoro, è duplice: da una parte l’impossibilità per la vegetazione, ormai assente, di effettuare un’azione di contenimento sul territorio collinare, dall’altra il cambiamento dei terreni dovuto alla recente emergenza incendi.
Fiamme e roghi, infatti, hanno reso le nostre colline impermeabili all’acqua causando una “vetrificazione” del terreno e impedendo così l’assorbimento delle piogge.
Sono essenziali, secondo Santoro, degli interventi di prevenzione che contrastino il rischio idrogeologico su Messina, partendo da una pulizia degli alvei dei torrenti e delimitando tutte le zone colpite dagli incendi.
Ogni giorno perso è un rischio in più per la città e per i cittadini.
A intervenire sulla prevenzione del rischio idrogeologico della città dello Stretto anche Tonino Genovese, segretario Generale della Cisl Messina: «Si lavori già da adesso alla prevenzione e non si attendano le piogge autunnali che rischiano di creare danni ancora più gravi. La priorità, adesso, deve essere quella di monitorare le zone più a rischio e intervenire per tempo così da evitare smottamenti e frane ai primi temporali».
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