Le dichiarazioni dell’assessore Marco Falcone sul tema del risanamento a Messina sono state la scintilla che ha fatto scattare un vero e proprio scontro con l’amministrazione De Luca. In un comunicato stampa l’assessore regionale ha affermato: «la Regione ha stanziato ben 38 milioni e cinquecentomila euro. Malgrado tali stanziamenti, purtroppo attendiamo ancora dal Comune e dalla società Arisme quei progetti che ci consentiranno di usare tali risorse».
A replicare a quanto affermato sono stati, con nota congiunta, l’Assessore al Risanamento Salvatore Mondello e il Presidente di A.RIS.ME’ Marcello Scurria.
«Abbiamo letto, increduli, il farneticante comunicato stampa dell’Assessore Falcone. Il sole e temperature di queste ultime settimane hanno evidentemente lasciato segni. Falcone dà letteralmente i numeri (le cifre sono sbagliate). Spiace dover prendere atto che non sa quello che dice o, peggio, non capisce quello che gli riferiscono. Non si permetta, in ogni caso, di scherzare sul risanamento della Città di Messina e, soprattutto, di fare becera propaganda politica come un populista qualunque. Non dimentichi, Falcone, che ricopre una carica istituzionale che dovrebbe assolvere con disciplina ed onore. Abbia rispetto della verità.
Falcone, trova il tempo tra un taglio di nastro e l’altro, di scegliere un moderatore. Siamo pronti a sbugiardarlo, carte alla mano. Degli svariati milioni, dopo tre anni, non è ancora arrivato un centesimo. L’IACP, ente regionale vigilato dall’Assessorato di Falcone, continua a fare Melina e non restituisce né le aree né i soldi che detiene senza titolo. La lista degli inadempimenti sarebbe lunga.
Evidentemente si è persa una buona occasione per rimboccarsi le maniche e produrre fatti piuttosto che parole, ma spesso la politica preferisce la strada “facile” della narrativa e non quella più complessa dell’azione.
Un’ultima considerazione a proposito di risanamento: Messina sarà risanata, con o senza Falcone, ma questa Regione deve essere al più presto BONIFICATA».
Falcone: «Reazioni scomposte non cambiano la realtà»
Arriva puntuale la risposta dell’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone. «Non ci stupisce la reazione scomposta dell’amministrazione comunale di Messina, ma buttarla in caciara non cambierà la realtà dei fatti: solo quando il Comune e Arisme onoreranno i loro compiti, la Regione potrà finalmente spendere i 38 milioni che abbiamo recuperato per sbaraccare e riqualificare la città. Attaccare, inoltre, l’operato dell’Iacp peloritano non può smentire un altro dato incontrovertibile: proprio l’Iacp finora è l’unico ente che negli ultimi tre anni, nell’ambito delle azioni di risanamento, ha consegnato ben cento nuovi alloggi alla comunità di Messina e ha iniziato a realizzarne altri trenta eliminando, come promesso, la vergognosa incompiuta di San Giovannello. Interventi che si aggiungono allo sbaraccamento di Case d’Arrigo e alla nuova via don Blasco, voluti dal governo Musumeci». Scrive Falcone, replicando alle ultime prese di posizione circa lo sbaraccamento della città di Messina.
«Ad oggi sono ben sette i progetti sul tavolo – aggiunge Falcone – che prevedono l’acquisto o il recupero di una quarantina di alloggi e le demolizioni e il risanamento di cinque località: Camaro Sottomontagna, salita Tremonti, via Delle mura, via Macello vecchio e Annunziata alta. Il governo regionale si è attenuto a quanto proposto da Arisme, chiedendo però a quest’ultima la cantierabilità dei progetti per poter così trasferire le somme. Inoltre, per venire incontro al Comune, abbiamo assunto in numerosi incontri il ruolo di mediatori nelle trattative con l’Iacp, risolvendo non pochi problemi. Ecco perché le polemiche e le becere provocazioni le lasciamo a chi le proferisce. Una cosa – conclude l’assessore Falcone – però è inconfutabile: a distanza di tre anni e mezzo occorre adesso una reale e più compiuta accelerazione sui progetti per lo sbaraccamento di Messina».
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