Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Libero Gioveni chiede che venga convocata una seduta straordinaria e urgente del Consiglio comunale alla presenza di Cosima Di Stani, Prefetto di Messina e Commissario Straordinario per il Risanamento. Ed è proprio il risanamento l’argomento centrale dell’incontro richiesto dal consigliere messinese Gioveni.
«Nelle prime interlocuzioni avute con la dott.essa Cosima Di Stani – scrive Gioveni in una nota ufficiale – ho avuto soltanto conferme su trasferimento di atti, perimetrazione delle aree, competenze e intese per eventuali collaborazioni, informazioni sul numero dei 7 dipendenti della struttura commissariale di supporto stabiliti dal comma 3, informazioni sulla possibilità di avvalersi di società controllate dello Stato; ma poi nulla più».
Gioveni chiede una seduta urgente con il Prefetto Di Stani
«Sono trascorsi esattamente due mesi da quando – scrive Gioveni –, il Prefetto di Messina dott.ssa Cosima Di Stani è stato nominato Commissario Straordinario per il Risanamento della città di Messina.
Si potrà ben comprendere l’importanza di tale ruolo (certamente impegnativo se non altro perché unito a quello altrettanto impegnativo di rappresentante del Governo in città) nell’ottica di dover pianificare da ora in avanti (anzi già appunto da due mesi a questa parte), i vari cronoprogrammi e molteplici interventi di Risanamento nei diversi ambiti cittadini.
Infatti, la legge in questione, ai commi 1 e 7 del succitato art. 11 ter, stabilisce espressamente che il Commissario, entro 60 giorni dalla sua nomina (termine quindi appena scaduto) provveda a “predisporre un piano di interventi per la demolizione, nonché la rimozione, lo smaltimento e il conferimento in discarica dei materiali di risulta, il risanamento, la bonifica e la riqualificazione urbana e ambientale delle aree ove insistono le baraccopoli della città di Messina, anche in relazione all’emergenza epidemiologica da COVID-19, nonché di assicurare gli investimenti necessari per il ricollocamento abitativo delle persone ivi residenti».
A che punto è il Piano di Risanamento di Messina?
Già nelle scorse settimane, il consigliere Gioveni aveva chiesto e ottenuto un’audizione con il Presidente di Arisme Marcello Scurria. «Eppure, al netto dei primi soddisfacenti sforzi fatti da Arisme – continua Gioveni – con l’assegnazione di decine di alloggi acquistati sul libero mercato che hanno già dato i primi importanti risultati ancor prima del varo della legge (e Fondo Fucile ne è certamente l’esempio), non è ancora dato sapersi come il Commissario intenda procedere in termini di priorità, metodi e tempistica per portare a compimento il suo incarico di sbaraccare e risanare i 230.000 mq. censiti e sistemare definitivamente in alloggi dignitosi i 6400 cittadini che vi risiedono, entro i 12 mesi previsti dal comma 1 (o al massimo prorogabili fino al 31 dicembre 2023).
Sono innumerevoli ancora le zone censite da risanare, per alcune delle quali peraltro si parla ancora poco; penso (correndo forse il rischio di dimenticarne qualcuna) a Ritiro zona ex Lavatoio, via Catanoso, Rione Taormina, Fondo Vadalà, via Nunzio Bicchieri, Via La Rocca, Bisconte, Santa Lucia, Bordonaro ecc.), per cui il rischio di questa poca attenzione mediatica per queste zone rispetto ad altre che legittimamente hanno avuto più risonanza per effetto degli interventi eseguiti in questi ultimi 3 anni, spesso scoraggia le famiglie residenti, tanto da far perdere loro la speranza di uscire finalmente dai loro rispettivi tuguri e trasferirsi così in una dimora dignitosa».
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