Le proposte di legge firmate dai deputati messinesi Francesco D’Uva (M5S), Pietro Navarra (PD) e Matilde Siracusano (FI) per l’eliminazione delle baracche e il risanamento di Messina sono confluite in un testo unificato denominato “Risana Messina”, adottato nelle scorse ore In Commissione Ambiente alla Camera dei deputati.
Sembra pronto alla spinta decisiva l’iter per il risanamento delle baraccopoli di Messina. Il testo unificato presentato dai tre deputati messinesi confluirà in un emendamento al decreto covid a firma del Ministro per il Sud, Mara Carfagna, che prevede lo stanziamento di 100 milioni di euro. In più, c’è in ballo un ulteriore finanziamento, richiesto dalla Regione sulla base del progetto presentato dal Comune di Messina, nell’ambito del “Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’abitare” del MIT (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti). Prevista la nomina di un Commissario con poteri speciali che sarà scelto nei prossimi giorni. L’ipotesi più accreditata è che il ruolo spetterà al prefetto di Messina Cosima Di Stani.
Soddisfatto il deputato del Movimento 5 Stelle, Francesco D’Uva: «Abbiamo fatto un altro passo avanti per restituire dignità alla situazione abitativa di migliaia di famiglie di Messina. Lavorando in sinergia si va lontano, come dimostra l’iter della proposta di legge che continua a procedere».
«Intanto – aggiunge – le notizie che giungono dal Governo lasciano ben sperare perché, in questa fase e data l’urgenza della questione, un intervento governativo rende ancora più veloce la realizzazione dell’iniziativa. Lo avevamo chiesto in passato e oggi continuiamo a sottolineare l’opportunità di intraprendere questa azione. Così come, allo stato attuale, risulta vantaggiosa la prospettiva di utilizzare le risorse previste dalle linee d’intervento che il PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza, ndr) indirizza a progetti come quello del risanamento».
Sulla stessa lunghezza d’onda, Pietro Navarra, deputato del PD: «Ieri in Commissione ambiente della Camera dei Deputati è stato votato all’unanimità il testo unificato della proposta di legge sul risanamento delle aree degradate di Messina. Il testo nasce dalla confluenza in un unico provvedimento della mia proposta di legge con quelle degli onorevoli D’Uva e Siracusano. Sono intervenuto affermando che con il voto favorevole di ieri di tutti i colleghi in Commissione è stata scritta una bella pagina di attività parlamentare per mettere fine al degrado inaccettabile che costringe da molti decenni migliaia di cittadini a vivere nel più assoluto abbandono. Sono grato si miei colleghi D’Uva e Siracusano per essersi battuti in questo percorso con un lavoro di squadra senza magliette, ma con chiaro in mente l’interesse dei cittadini messinesi».
A spiegare come si procederà è, infine, la parlamentare Matilde Siracusano (Forza Italia): «Finalmente la svolta che Messina attendeva da anni. Il governo, grazie al ministro del Sud, Mara Carfagna che ha presentato al Senato un emendamento al decreto Covid, incorpora la mia proposta di legge per lo stop alle baraccopoli della città dello Stretto. Il testo della legge speciale – prosegue –, che ieri ha comunque avuto l’ok della Commissione Ambiente della Camera, verrà così accorpato e approvato all’interno dell’ultimo dl sulle misure anti-virus e, nel giro di poche settimane, diverrà dunque realtà. Verranno stanziati subito i primi 100 milioni di euro per il risanamento delle aree più disagiate di Messina, mentre altri 100 milioni saranno resi disponibili a breve dall’esecutivo, e verrà nominato il prefetto come commissario straordinario per la gestione dell’emergenza. Finalmente, con Forza Italia al governo, il nostro lavoro degli ultimi anni sta per produrre risultati concreti per gli 8mila messinesi che ancora oggi vivono in condizioni inaccettabili. Questa è la politica che ci piace, quella che agisce e che dà risposte».
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