Sulla spiaggia di Capo Peloro si passeggia tra i rifiuti: la pulizia dei volontari di Fare Verde

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Lo scorso 6 febbraio, si è conclusa la 31esima edizione de “Il Mare d’Inverno”, iniziativa promossa dai volontari di Fare Verde per raccogliere i rifiuti abbandonati sulla spiaggia di Capo Peloro. La raccolta è stata proficua: 1 serbatoio, 1 tavolino, 2 sedie di plastica, 1 televisore; questi sono solo alcuni dei rifiuti raccolti dai volontari che hanno anche chiuso 10 sacchi di spazzatura indifferenziata.

Insieme ai volontari di “Fare Verde” hanno partecipato alla raccolta dei rifiuti a Capo Peloro anche i Consiglieri della IV e V Municipalità, Debora Buda e Lorena Fulco, l’Associazione “ASD cacciatori subacquei Messina” con Pietro Lanzafame e il presidente Domenico Rungo, il Comitato provinciale federazione “FIPSAS” con il presidente Alessio Casella, gli attivisti di “Vento dello Stretto” e numerosi cittadini.

Fare Verde

L’evento, organizzato da Fare Verde, si svolge con i Patrocini della Commissione UE – Rappresentanza per l’Italia, del Ministero della Transizione Ecologica, delle Regioni Friuli Venezia Giulia, Lazio e Toscana, e dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna. Dai dati dall’organizzazione no profit, volontari e cittadini hanno portato via dagli arenili della Penisola 180 buste grandi di immondizia, 3.000 bottiglie in plastica, 350 contenitori di vetro e 150 in metallo; oltre a polistirolo, mascherine chirurgiche e oggetti vari.

«Erosione marina e plastica sono i principali nemici del nostro mare – ha detto Francesco Greco, presidente nazionale di Fare Verde – occorrono interventi urgenti per salvaguardare le nostre spiagge. Da anni chiediamo di potenziare il vuoto a rendere e di imporre un diverso confezionamento delle merci. Quest’anno ai tanti, troppi rifiuti che rinveniamo sulle spiagge, si sono aggiunte le mascherine chirurgiche. Un altro esempio di inciviltà tipico della società dei consumi e dell’usa e getta».

L’Associazione Fare Verde nasce nel 1987 a Roma e da lì si muove verso altre città italiane; adesso è presente in 15 regioni e allarga il proprio impegno dalla battaglia antinucleare ad altri temi ambientali, in particolare i rifiuti. “Il Mare d’Inverno” ha come obiettivo quello della pulizia della spiaggia ma anche di richiamare l’attenzione sui problemi dell’ecosistema marino. «L’operazione – scrivono i volontari – consente di svolgere un’azione di monitoraggio delle forme di inquinamento sulle spiagge. Oggi le annuali edizioni dell’iniziativa si svolgono in più di 60 località in quasi tutta Italia».

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