“L’Amam non può e non deve pensare (purtroppo) solo alla fragile condotta Fiumefreddo, ma deve cominciare a pensare anche alla vetustissima rete cittadina e a tutti gli annessi impianti per la distribuzione idrica”. Il consigliere comunale Libero Gioveni lancia l’allarme, negli ultimi tempi sempre più concreto, sulla vetustà di una rete e di un’impiantistica che sta penalizzando più del dovuto gli utenti messinesi in tutta la città.
“Si ripetono sempre più ciclicamente e con maggiore frequenza, purtroppo – spiega Gioveni – i disagi per l’interruzione idrica in parecchie zone cittadine, ma non dovuta alle ormai note deficitarie condizioni strutturali e infrastrutturali (dissesto idrogeologico collinare) della condotta Fiumefreddo, bensì per i continui guasti agli impianti, nonché alle tante “falle” che si aprono nelle tubazioniinterrate. Il guasto di questi ultimi giorni all’impianto si sollevamento del serbatoio Montesanto che ha causato l’interruzione idrica nella zona nord è soltanto uno degli ultimi esempi che, appunto, contribuiscono a mettere il classico “dito nella piaga” ad una situazione che, come è noto, è già parecchio critica dal mese di ottobre scorso”.
“In settimana, per esempio – denuncia il consigliere – anche la zona di Camaro S.Luigi ha avuto parecchi disagi, così come qualche settimana fa anche i residenti di contrada Catanese all’Annunziata hanno avuto l’acqua col “contagocce” per un guasto ad una pompa. Per non parlare poi dei tantissimi interventi di manutenzione ancora inevasi peri guasti alla rete idrica – prosegue l’esponente Udc – che, in un periodo in cui l’acqua la si desidera continuativamente in parecchie zone della città, vedersela disperdere e sprecare per giorni interi in parecchi punti del territorio comunale, rappresenta un autentico pugno nell’occhio”.
“E’ evidente, – rimarca Gioveni – che Amam e amministrazione debbano portare all’attenzione del Governo regionale una situazione che va ben al di là dell’ormai nota emergenza idrica legata alla sola condotta Fiumefreddo. Sarebbe certamente opportuno focalizzare il problema (non certamente secondario) anche sulla necessità di trovare nuove risorse per rifare ex novo gran parte della rete idrica cittadina e degli annessi impianti per la distribuzione. Anche di questo – conclude Gioveni – gradirei si parlasse in un Consiglio comunale aperto sul tema che ho richiesto da tempo alla presenza della deputazione regionale, ma che ancora non è stato convocato. E sarebbe proprio ora”.
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