Continuano gli incentivi della Regione alle imprese siciliane. Dal 15 al 30 settembre 2022, infatti, sarà nuovamente possibile richiedere il contributo Resto al Sud, l’agevolazione fiscale riservata alle startup regionali e che quest’anno ha compiuto cinque anni. Lo stabilisce l’ultimo decreto assessoriale n. 41 del 10 agosto, che mette a disposizione €1.972.314,00 in fondi residuali.
La domanda, presentabile fino alle ore 12:00 di venerdì 30 settembre, andrà compilata accedendo tramite SPID sulla piattaforma online. Seguirà poi l’invio della documentazione, via posta elettronica certificata (PEC) al dipartimento Finanze e credito dell’assessorato regionale all’Economia.
Con Resto al Sud il governo e le istituzioni hanno cercato di sostenere le startup attraverso l’erogazione di un credito d’imposta in regime “de minimis”, versato per ciascuno dei primi tre periodi di imposta decorrenti da quello di presentazione dell’istanza: addizionale regionale all’Imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef); tassa automobilistica per gli automezzi di proprietà immatricolati in Sicilia strettamente necessari al ciclo di produzione così come previsto dal programma di spesa ammesso al beneficio di “Resto al Sud” o per il trasporto in conservazione condizionata dei prodotti; imposta di registro, ipotecaria e catastale e di bollo per l’acquisto di beni immobili ricadenti nel territorio regionale connessi allo svolgimento dell’attività.
La Regione Siciliana aveva potenziato la misura Resto al Sud nell’ultima legge di stabilità 2022, con l’obiettivo di fornire un ulteriore aiuto alle nuove imprese, ma anche per tentare di fermare il fenomeno dell’emigrazione di giovani professionalità. Non possono beneficiare del contributo regionale i soggetti operanti nei settori di attività non ammessi alla misura “Resto al Sud”, nonché quelli operanti nel settore della pesca e dell’acquacoltura, trattandosi di settore escluso dal campo di applicazione del Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti “de minimis”.
Per informazioni, documentazione e riferimenti normativi, il dipartimento regionale Finanze e credito ha realizzato una pagina web dedicata, a questo indirizzo.
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