Il neo eletto sindaco di Messina, Cateno De Luca, con la fascia tricolore

“Reazione a Cateno”: la contro-relazione sull’attività del sindaco De Luca

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Sei organizzazioni e movimenti politici di Messina hanno analizzato la relazione del secondo anno di mandato del sindaco Cateno De Luca, fornendo un’analisi impietosa, senza se e senza ma, dell’attività svolta finora della Giunta.

Dalla raccolta differenziata porta a porta, alla creazione delle nuove partecipate, passando per i bilanci e il risanamento, ma anche per tutti quei progetti presentati in campagna elettorale e poi modificati o cancellati dal programma di governo della città, Articolo Uno, Cambiamo Messina dal Basso,  Messinaccomuna, Partito della Rifondazione Comunista, +Europa e Rete34+ stilano una loro contro-relazione e “fanno le pulci” non solo all’operato dell’Amministrazione ma anche al modo in cui questo è stato raccontato fino ad ora.

«Il risultato di tale analisi – scrivono le sei organizzazioni – è che siamo di fronte ad una amministrazione mediocre, che vive per la gran parte di rendita del lavoro fatto dalle precedenti amministrazioni, che è stata costretta strada facendo a cambiare e/o cancellare punti qualificanti del programma elettorale perché rivelatisi assurdi e inadeguati, che cerca di nascondere la sua incapacità di avere una visione della città e del suo futuro. Le risultanze di questo lavoro segnalano che attraverso i metodi e soprattutto attraverso il merito degli atti amministrativi la giunta De Luca sta facendo imboccare alla nostra città un vicolo cieco e pericoloso da cui dobbiamo uscire al più presto».

Il documento presentato dai sei gruppi è composto da poco più di un centinaio di pagine, è suddiviso in sei capitoli ciascuno dedicato a un tema diverso. Partendo dalla relazione del secondo anno di mandato del sindaco Cateno De Luca e dei suoi assessori, la contro-relazione intitolata “Reazione a Cateno” tratta in linea generale l’azione politica del Primo Cittadino, esaminando poi la gestione di Palazzo Zanca (con uno, scrivono, «svuotamento della macchina comunale»), l’attività delle partecipate, i bilanci, l’avvio, con risultati altalenanti della raccolta differenziata a Messina, l’andamento del risanamento, i rapporti con i cittadini e con il Consiglio Comunale e l’annosa questione di ATM, oggetto per mesi di scontri accesi tra attuale e precedente amministrazione.

A colpire particolarmente MessinAccomuna, è poi la parte della relazione di Cateno De Luca riguardante il risanamento finanziario del Comune: «La relazione del Sindaco sul risanamento finanziario del Comune – scrivono – è un gioco delle tre carte degno del Mago Otelma: un caleidoscopio di cifre, parole, percentuali, che perseguono l’evidente scopo di indurre confusione e mascherare il mancato raggiungimento degli obiettivi, chiamando in causa in maniera inappropriata la precedente gestione amministrativa del Comune. La tecnica del gioco delle tre carte è semplice: gonfiare la cifra del debito trovato, in modo da poter dire poi di essere stato bravissimo lui a ridurre la massa debitoria, come i venditori di tappeti dei suk, che moltiplicano per 10 il prezzo, fingendo poi uno sconto del 90%; all’opposto del trucco: lo sconto “non c’è, ma si vede”, è solo apparenza».

Questo un anticipo di quanto rilevato e descritto da Articolo Uno, Cambiamo Messina dal Basso,  Messinaccomuna, Partito della Rifondazione Comunista, +Europa e Rete34+ nel documento “Reazione a Cateno”. Per leggere il documento completo basta cliccare su questo link.

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  1. Leggo della cose non fatte e di quelle ancora non portate a compimento; non leggo invece delle cose realizzate e dei cambiamenti positivi nella macchina amministrativa della Città.
    In politica vige la regola del considerare tanto le cose positive che quelle negative, A questa regola, dettata dalla onestà intellettuale, non si sono attenuti gli autori del documento; me ne dispiaccio. Hanno perso un’occasione per acquistare credibilità.

  2. Fate ridere con le vostre analisi. Siete stati capaci di ridurre questa città come un letamaio ed ora vi arrogate il diritto di criticare. Alle prossime elezioni vedrete quanti preferenze avrete. Il tempo é galantuomo.

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