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Raccolta differenziata a Messina: gli amministratori di condominio ricorrono al TAR

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L’associazione nazionale amministratori di condominio (ANACI) e alcuni cittadini hanno fatto ricorso al TAR di Catania contro l’ordinanza sindacale emanata dal sindaco di Messina Cateno De Luca contenente le regole per l’avvio della raccolta differenziata porta a porta nei condomini.

Il motivo? Pur essendo d’accordo con l’avvio della raccolta differenziata porta a porta a Messina, l’ANACI e i cittadini che hanno presentato il ricorso hanno rilevato «molteplici profili di illegittimità dell’ordinanza». In particolare, a preoccupare le parti in questione sono soprattutto i costi che, secondo quanto rilevato, graverebbero sui residenti «per effetto di un sistema di raccolta incentrato sul coinvolgimento della “utenza condominiale”, che dovrebbe trattare i rifiuti dei singoli proprietari alla stessa stregua di un “bene” o “servizio comune” (con un consequenziale incremento delle spese condominiali da imputare ai singoli proprietari nei bilanci di esercizio)».

Già da diversi mesi una rappresentanza degli amministratori di condominio di Messina, guidata dall’ex consigliere comunale Santi Daniele Zuccarello, aveva evidenziato diverse problematiche relative all’ordinanza che potrebbero comportare un aumento dei costi per i residenti, proponendo delle alternative al sistema pensato dal Primo Cittadino.

Nei due giudizi amministrativi sono intervenuti a sostegno dei ricorrenti alcuni amministratori di condominio, con il patrocinio dell’avvocato Alessio Papa, mentre il Comune di Messina si è costituito solo in uno dei due procedimenti. Al momento, in ogni caso, il Tribunale Amministrativo di Catania si è riservato di decidere sulle istanze cautelari formulate; vale a dire che esaminerà le carte e deciderà il da farsi in un secondo momento.

Nel dare comunicazione dei due giudizi amministrativi tenutisi nei giorni scorsi Zuccarello ha precisato che: «Più volte si è cercato un confronto ed una collaborazione con l’Amministrazione Comunale, non essendoci stato alcun esito positivo siamo stati costretti all’impugnazione dell’ordinanza».

«Restiamo, comunque, fiduciosi – ha concluso – qualunque sia l’esito dell’impugnazione, alla possibilità di un dialogo con l’Amministrazione per raggiungere gli obiettivi prefissati sulla raccolta differenziata, e permettere anche alla città di Messina di poter essere competitiva al pari delle altre città d’Italia».

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