Raccolta differenziata a Messina: le soluzioni degli amministratori di condominio

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Ci siamo. I kit per la raccolta differenziata a Messina sono arrivati , ma il regolamento proposto dalla Giunta ancora non convince molti. Primi tra tutti, gli amministratori di condominio, che oggi hanno presentato le loro proposte di modifica, in attesa che il documento venga discusso dal Consiglio Comunale per l’approvazione definitiva.

Ad aprire la conferenza stampa, l’avvocato Santi Daniele Zuccarello, che, in rappresentanza degli amministratori, ha messo in luce alcune di quelle che gli appaiono come le principali criticità del Regolamento per la raccolta differenziata. Regolamento che, si ricorda, attribuisce loro grandi responsabilità sul funzionamento del servizio e sul comportamento dei condomini stessi.

«Non vogliamo attaccare l’Amministrazione, ma vogliamo collaborare per raggiungere insieme l’obiettivo prefissato, quello del 65% di differenziata – ha esordito Zuccarello. Siamo, a questo tavolo, una rappresentanza degli amministratori di condominio, vogliamo mettere in luce delle problematiche e portare avanti delle proposte».

Prima nota dolente, secondo gli amministratori, sono i costi che andrebbero a gravare sui cittadini stessi: «Così com’è, l’ordinanza sindacale dello scorso aprile è per alcuni punti illegittima, infatti stiamo pensando di presentare ricorso – ha dichiarato Zuccarello. Ma vogliamo soprattutto fare proposte. Se oggi i cittadini hanno una TARI comunale, domani rischierebbero di ritrovarsi una TARI condominiale i cui costi sarebbero più alti. Anche i costi per la gestione interna, per il conferimento stesso, sarebbero più alti. Così com’è pensata l’ordinanza, inoltre, comporterebbe grandi responsabilità nelle mani dei cittadini e degli amministratori di condominio».

«Quello che chiediamo è un confronto, per questo presentiamo delle proposte, perché vogliamo collaborare, siamo a favore della differenziata, ma non deve pesare in questo modo sui cittadini – ha concluso Zuccarello. Per il resto, abbiamo inviato i dati richiesti e posizionato le targhe identificative con i nostri recapiti, quindi stiamo facendo la nostra parte, ma chiediamo un confronto».

A intervenire Maria Grazia Interdonato, del CdA di MessinaServizi Bene Comune: «Voglio precisare che non abbiamo mai parlato di sanzioni che avverranno nell’immediato. Abbiamo preferito affidare una campagna informativa a una ditta specializzata, perché ci rendiamo conto che Messina ha bisogno di una guida, proprio per venire incontro alle lacune che possono esserci».

«Prevediamo che ci saranno dei problemi all’inizio, ma saremo collaborativi» ha continuato, prima di lasciare spazio a un acceso confronto con i cittadini presenti in sala per la conferenza stampa.

Le proposte degli amministratori di condominio

Quali sono i problemi principali rilevati dagli amministratori di condominio? I costi, gli spazi, i tempi. A spiegarli, nel dettaglio, Ugo Napoli.

«Partendo dalla consapevolezza che la differenziata debba farsi – ha dichiarato Napoli – il problema è farla partire. La problematica, a oggi, non è stata affrontata nella maniera più idonea. Gli amministratori daranno la massima collaborazione per far partire il servizio, ma pensiamo si debba fare qualche piccolo aggiustamento».

Tra i punti più critici, come ribadito più volte: il metodo sanzionatorio che colpirebbe il condominio e non il singolo soggetto; la mancanza di spazi per il posizionamento dei cassoni; le responsabilità, giudicate eccessive, poste sulle spalle degli amministratori e dei condomini; le modalità di accesso al condominio degli operatori di MessinaServizi Bene Comune. Sin dal momento della presentazione dell’ordinanza, a preoccupare i diretti interessati, inoltre, sono state le tempistiche previste per adeguarsi a quanto previsto dall’Amministrazione.

Ma ecco, in sintesi, le 4 proposte presentate dagli amministratori di condominio:

  1. Per quel che riguarda la sanzione, l’idea – al momento al vaglio dell’Azienda – è quella di istituire l’obbligo di utilizzare sacchetti codificati, microchippati, che consentano di risalire al condomino trasgressore, o che comunque ha commesso l’errore;
  2. In merito alle modalità di accesso agli edifici da parte degli operatori, si pensa a un passepartout, una chiave come quella utilizzata per gli ascensori;
  3. Per quel che concerne il problema della mancanza di spazi in cui collocare i cassoni, si propone di potenziare le isole ecologiche delle varie zone in base alla loro popolosità. Al riguarda, MessinaServizi ha dichiarato di stare lavorando all’allestimento di tre nuovi piccoli centri di raccolta;
  4. Nel caso in cui, invece, non fosse possibile potenziare le isole ecologiche, un’alternativa portata avanti dagli amministratori è quella di potenziare il servizio di raccolta porta a porta.

Infine, si propone di dare il via, nell’immediato, alla differenziata con un periodo moratorio fino al raggiungimento della stabilizzazione del servizio di raccolta e di smaltimento. Nelle more, l’idea è quella di avviare congiuntamente una campagna di sensibilizzazione e istruzione sulla modalità e tipologia di svolgimento del servizio.

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