Foto della polizia

Quella ribellione esagerata segno di una città che non ce la fa più

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E’ successo ieri mattina, nella zona di San Michele: il commissario della sezione Decoro dei Vigili Urbani, Biagio Santagati, è stato aggredito, con calci e pugni, da tre persone, dopo aver verbalizzato una signora che aveva appena gettato l’immondizia al di fuori degli orari previsti. Coinvolti nella lite anche due poliziotti, trasferiti al pronto soccorso dell’ospedale Piemonte.

L’accaduto ha subito suscitato sdegno nell’Amministrazione comunale, che ha espresso solidarietà nei confronti dei due agenti feriti. Ma sono intervenuti anche i sindacati, Beniamino Ginatempo, amministratore unico di MessinaServizi Bene Comune e i consiglieri della I Circoscrizione. C’è chi ha persino proposto un sistema di vigilanza più idoneo a fronteggiare questi episodi: il consigliere comunale, Libero Gioveni, ha suggerito un corso di GAV (Guardie Ambientali Volontarie).

Ma guardiamo l’altro lato della medaglia: potrebbe, forse scaturire dai continui episodi di mancata pulizia, la violenza dei tre balordi? Potrebbero forse rappresentare un atto di ribellione, quei calci e quei pugni frutto, sicuramente, di una cittadinanza incivile, ma che dovrebbero anche dar da pensare all’Amministrazione, sul fatto che è arrivata l’ora di risvegliarsi e di fare qualcosa per la Messina che si sente presa in giro e stufa di dover pagare tasse salatissime per garantirsi un servizio che, di fatto, manca due giorni su tre.

La violenza non risolverà la situazione e non ha alcuna giustificazione, ma è anche vero che c’è una parte di Messina stanca di sentire promesse che non vengono mantenute e di dover pagare colpe che non sono solo le sue.

Martina Zaccone

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  1. città delle buche e della spazzatura

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