Quattro Frecce: i parcheggi da brividi a Messina – Speciale Halloween

Pubblicato il alle

2' min di lettura

Asfaltiamo tutto a questo punto. Costringiamo tutti a stare in macchina per partecipare a questa battaglia. Una battaglia che a Messina si consuma ogni benedetto lunedì ma anche martedì, mercoledì, giovedì e nei secoli dei secoli a colpi di parcheggi selvaggi.

Come sempre, ci affidiamo alla scienza, perché la scienza non sbaglia mai. O quasi mai. La scienza sociologica e antropologica che i nostri esperti, ogni giorno, tirano fuori da cervelli che si muovono all’unisono. Piegati e operosi di studio, i nostri pensatori ci aiutano a delineare il profilo genetico del di lui ceppo: il Missinisi Scaltrorum. Ah, che messinese.

E allora tracciamo anche per questa domenica – con estrema disinvoltura – il profilo “greco” di questi messinesi e delle loro macchine, parcheggiate male.

I parcheggi di Messina sono brutti

Oggi vi diremo qualcosa di più sul Missinisi Monumentali. Ebbene il nostro protagonista è, infatti, un tassello importante all’interno della famiglia del Missinisi Scaltrorum.

«La tradizione pagana non ammette errori: il Missinisi Monumentali esce fuori solo in occasione di Halloween. Da una zucchetta nata sotto i salici piangenti della città – raccontano gli esperti – emerge il parcheggio brutto. Il messinese quindi vaga come uno zombie, rigorosamente sotto la candida luce lunare, per cercare una strada da prendere a colpi di ascia, neanche fosse uno splatter, di quelli fatti proprio male».

Ma possibile che una leggenda possa essere vera? A quanto pare il Missinisi Monumentali è tra noi e potrebbe essere affamato come in una puntata di The Walking Dead. Per fermarlo usiamo l’aglio, con contorno di patate?

Quattro Frecce per i marciapiedi liberi

Quattro Frecce si batte per una città a misura di pedone. Che abbia una voglia irrefrenabile di mobilità alternativa, di biciclette, di skateboard, di monopattini. Con sicurezza, certo. Con cittadini che abbiano voglia di fare questo passo, per cambiare sul serio quello che ci meritiamo. Ognuno faccia la sua parte. Anche se si tratta di un metro e mezzo di strada. Potremmo iniziare a pensare a soluzioni alternative e migliorative, sviluppando e non eliminando.

 

(268)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.