Presto Messina avrà un’app per segnalare i lampioni non funzionanti: è questa una delle principali novità emerse durante l’ultima seduta di Commissione dedicata alla pubblica illuminazione nella città dello Stretto. Proseguono, tra le altre cose, gli interventi finalizzati a riportare la luce in diverse zone buie del territorio comunale.
Nonostante i forti ritardi nel ripristino delle lampade non funzionanti – ritardi attribuiti dal neo-assessore alle Politiche Energetiche Francesco Caminiti alla ditta che se ne stava occupando –, a Messina si sta lavorando per riportare la luce nelle zone della città in cui manca da tempo. L’obiettivo dell’Amministrazione è quello di raggiungere gli 8.300 punti luce finanziati con i fondi del PON Metro (Programma Operativo Nazionale “Città Metropolitane” 2014 – 2020).
I lavori, annunciati qualche giorno fa, riguardano attualmente diverse zone di Messina, da Montepiselli, al viale Ferdinando Stagno D’Alcontres (Sperone e S. Agata), passando per la via Nuova Panoramica dello Stretto. Ma nel cassetto dell’Amministrazione c’è in serbo dell’altro.
Durante la Seduta di ieri in I Commissione Lavori Pubblici, l’assessore Francesco Caminiti ha annunciato l’arrivo di un’app per segnalare i guasti riguardanti la pubblica illuminazione a Messina. L’app consentirà alla ditta che gestisce gli impianti di venire a conoscenza di eventuali problemi e intervenire appena possibile.
A dare la notizia è stato il presidente della I Commissione consiliare Libero Gioveni, che ha fatto il punto sull’andamento dei lavori in corso in città: «L’Assessore Caminiti ha confermato il buon andamento delle operazioni di relamping che si stanno eseguendo sul territorio, con l’obiettivo di raggiungere gli 8.300 punti luce stabiliti con i fondi del PON Metro, ma non si esclude la possibilità di aumentare questo numero. Inoltre, è stato annunciato l’avvento imminente di un’app per le segnalazioni che sarà messa a disposizione dei cittadini, in aggiunta al numero verde già esistente, che consentirà alla stessa ditta di prendere atto in tempo reale delle disfunzioni agli impianti e al dipartimento di verificare l’avvenuta esecuzione degli interventi».
(439)