Al Policlinico quest’anno, sarà possibile adottare una pigotta, la bambola di pezza dell’Unicef, divenuta famosa in tutto il mondo perché da sempre il giocattolo simbolo con cui contribuire a salvare la vita di un bambino. E sarà proprio nel luogo in cui i bimbi nascono, la clinica ostetrica dell’azienda, che il 9 e 12 dicembre – dalle 10.30 alle 19 nostop – genitori, visitatori e personale dell’azienda ospedaliera troveranno una postazione del Comitato Provinciale di Messina per l’Unicef con l’esposizione delle famose Pigotte. Con un’offerta minima di 20 euro si può “adottare” una bambola e di fatto permettere all’Unicef di fornire a un bambino di un paese africano interventi mirati che riducono il pericolo di mortalità nei suoi primi cinque anni di vita.
Da più di venti anni l’Unicef è impegnato in un programma esteso di vaccinazione contro le sei malattie più pericolose per i bambini (poliomielite, tetano, morbillo, difterite, pertosse, tubercolosi). Il kit salvavita dell’Unicef è composto da vaccini, dosi di vitamina A, kit ostetrico per un parto sicuro, antibiotici e una zanzariera.
Grazie a questo intervento oggi si riesce a vaccinare l’80% dei bambini sotto un anno di età. 17 milioni di euro raccolti negli ultimi dieci anni e più di 800.000 bambini salvati nel mondo.
La scelta dello spazio per la raccolta non è casuale: per ogni bambino nato un altro può essere salvato.
(102)