Del degrado di Messina, primo a poterne parlare, avesse voce, sarebbe il busto di Antonello da Messina. Proprio quello posizionato nell’atrio di Palazzo Zanca, sede del nostro Comune, è “silente testimone” della fuoriuscita di acqua piovana che, infiltratasi dal tetto, raggiunge il pavimento. Tempestivo, basico, ‘casereccio’, l’intervento sin qui effettuato: un secchio celeste nei pressi della scultura dell’insigne messinese.
Con ottimismo e speranza cittadina, siamo certi che a breve il secchio verrà rimosso, e che una squadra di operai interverrà per ripristinare il danno al tetto. A meno che questo non si riveli un metodo inusuale di approvvigionamento idrico, stante la perenne carenza d’acqua che la città patisce.
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