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Piano di riequilibrio, la Corte dei Conti replica al Comune. Ecco i prossimi step

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È arrivato l’esito dell’udienza della Corte dei Conti sul Piano di riequilibrio di Messina varato dall’Amministrazione De Luca. L’organo costituzionale rinvia ogni giudizio, in ragione della futura rimodulazione del Piano, che dovrebbe essere approvata dal Consiglio Comunale nelle prossime settimane. Solo una volta ottenuto il via libera dall’Aula, il processo ricomincerà da capo.

Ma facciamo un passo indietro. Nei mesi scorsi l’ormai ex sindaco di Messina, Cateno De Luca, aveva presentato alla Corte dei Conti il Piano di riequilibrio. La replica era stata un documento di 81 pagine in cui l’organo costituzionale chiedeva chiarimenti ed elencava «numerose criticità e perplessità» che facevano dubitare della sostenibilità del Piano stesso. Lo scorso 1° febbraio 2022 l’ex Primo Cittadino ha inviato una memoria, «corredata numerosi allegati con la quale replicava alle osservazioni del Magistrato istruttore, dall’altra, depositava una nota sottoscritta dal Sindaco, recante menzione della deliberazione della Giunta municipale n. 52 del 31 gennaio 2022, con cui lo stesso manifestava la volontà di avvalersi della facoltà di rimodulazione». In sostanza, il sindaco di Messina ha replicato alle osservazioni della Conte e, al tempo stesso, chiesto – nell’ultimo giorno utile (il 31 gennaio) – la possibilità di rimodulare il Piano di riequilibrio.

Il Comune di Messina ha 120 giorni di tempo, dalla data della richiesta, per approvare la rimodulazione del Piano di riequilibrio in Consiglio Comunale. La proposta di rimodulazione «dovrà essere trasmessa, unitamente al parere dell’organo di revisione economico-finanziaria, direttamente a questa Sezione di controllo, presso la quale pende l’iter di approvazione». Questo perché, spiegano dalla Corte dei Conti, la fase istruttoria si ritiene conclusa.

Nel caso in cui l’iter per l’approvazione del Piano non dovesse andare a buon fine entro la scadenza prevista per legge, si tornerebbe a quello precedente. «Allo scopo di ottenere una conoscenza aggiornata della situazione finanziaria del Comune di Messina – si legge nel documento della Corte dei Conti –, si invita l’ente a trasmettere, a corredo del piano rimodulato, ovvero, ove non fosse perfezionato il relativo iter, alla scadenza infruttuosa del termine di legge, una relazione in cui illustrare i dati relativi agli esercizi finanziari 2020 (la cui rendicontazione, nel frattempo, è stata definitivamente approvata con la delibera consiliare n. 2 del 5 gennaio 2022) e 2021 (anche sulla base, eventualmente, delle informazioni di preconsuntivo), e della programmazione triennale 2022-2024, senza trascurare gli aspetti relativi allo sviluppo degli accantonamenti per il rischio da contenzioso e da crediti di dubbia esigibilità, curandosi anche di compilare tutti i prospetti contenuti nello schema istruttorio di cui alla deliberazione n.5/SEZAUT/2018/INPR, rendendo ogni informazione ivi richiesta».

Attualmente, il Consiglio Comunale sembrerebbe essere bloccato, sul fronte della delibera per la rimodulazione del Piano di riequilibrio. Secondo quanto affermato ieri in conferenza stampa dal presidente della Commissione Bilancio, il consigliere comunale Massimo Rizzo (Libera Me) – che a sua volta riporta il parere del Segretario Generale del Comune, Rossana Carrubba –, attualmente non è possibile valutare il documento in assenza della Giunta che lo ha proposto o di un Commissario che ne faccia le veci fino a nuove elezioni. La Regione, ad oggi, ha nominato esclusivamente un Commissario ad Acta, Giovanni Cocco, che si occuperà di firmare i TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio).

AGGIORNAMENTO delle 10.12

La Regione Siciliana ha nominato il Commissario Straordinario che si occuperà di traghettare Messina alle prossime elezioni Amministrative, si tratta dell’ex Capo del Genio Civile ed ex Direttore Generale del CAS, Leonardo Santoro. Sarà lui, quindi, insieme a due subcommissari, ad occuparsi delle delibere rimaste attualmente “sospese”.

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