foto del murales di tvboy dedicato a carola rackete a taormina danneggiato e oscurato

Oscurato con vernice spray nera il murales su Carola Rackete a Taormina

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Il murales realizzato a Taormina dal colletivo TvBoy e dedicato a Carola Rackete è stato coperto di manifesti e poi oscurato con una bomboletta spray nera che ha coperto i volti della Capitana della SeaWatch 3 e del bambino che tiene in braccio nel graffito.

È successo nel pomeriggio di ieri, come atto di protesta attribuito a un gruppo di leghisti tra cui figurerebbe Giuseppe Perdichizzi, avvocato di Taormina legato, appunto, alla Lega di Matteo Salvini, che ha poi condiviso sul proprio profilo Facebook le foto del graffito rovinato e dei manifesti stampati e appesi, poi strappati via, che recitavano: «Noi stiamo col lo (con lo, ndr) Stato Italiano e con la Guardia di Finanza gli assassini in galera. Prima l’Italia e gli italiani e con chi (e chi, ndr) li difende. Grazie Matteo».

foto del murales di tvboy dedicato a carola rackete a taormina danneggiato e oscurato Il murales, realizzato solo poche ore prima ed intitolato “Santa Carola, protettrice dei rifugiati” , raffigurava la capitana della Sea Watch 3 mentre teneva in braccio un bambino di colore e portava al polso della mano libera un kit del primo soccorso. Oggi non è più visibile, ma l’immagine ha già fatto il giro della rete e diverse persone adesso stanno facendo circolare per il web la foto dell’opera di TvBoy ancora intatta.

Ma oltre al murales di cui tanto si è parlato, il collettivo ne ha realizzati altri due, uno in onore di Andrea Camilleri e l’altro Mahmood, il vincitore dell’ultima edizione di Sanremo, che non sono stati toccati. Nel mirino di chi ha oscurato l’opera dedicata alla Capitana della SeaWatch 3 perché, secondo Perdichizzi, “santificherebbe” una persona che – a suo dire – avrebbe violato la legge italiana.

Questo l’ultimo messaggio condiviso stamattina dall’avvocato sui social per spiegare la motivazione del gesto: «L’atto di indignazione contro il manifesto di Rackete di Taormina è un atto dovuto spontaneo di liberi cittadini che non tollerano sul proprio territorio ipocrisie e atteggiamenti falso umanitari. Chiamare in causa Salvini e la Lega come strumentalmente si sta facendo rappresenta una ulteriore faziosità verso un esponente politico e il partito della Lega estranei all’iniziativa».

In proposito, i responsabili regionali della Lega hanno preso le distanze dal gesto.

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