Un museo delle machine votive? «C’è già da 5 anni una mostra per Vara e Giganti, ma va ampliata»: questa la risposta del Comitato Vara e degli Amici del Museo di Messina alla recente proposta del consigliere comunale Libero Gioveni e del collega alla Circoscrizione Alessandro Cacciotto.
Nei giorni scorsi i due consiglieri avevano proposto – in considerazione anche delle misure in atto per il contenimento del coronavirus – di creare un museo da dedicare alle machine votive della città dello Stretto dove ospitare la Vara, Mata e Grifone, le Barette, il Pagghiaru, il Vascelluzzo e avevano proposto come location la Fiera di Messina. Non è tardata la risposta del Comitato Vara e dell’Associazione Amici del Museo di Messina che ha voluto ricordare la mostra permanente allestita al Comune di Messina su Vara e Giganti.
«Vogliamo ricordare – scrivono – che già esiste da cinque anni una mostra permanente su Vara e Giganti che forse Libero Gioveni e Alessandro Cacciotto sconoscono, nonostante la struttura sia ubicata all’interno di Palazzo Zanca. Ci si aspettava dai due attivi consiglieri la proposta di ampliare e migliorare gli angusti locali o l’apertura costante della mostra, invece si è ignorato totalmente questo importante primo concreto nucleo di un vero grande “Museo della Vara e Giganti”».
Lanciata l’accusa di “disattenzione”, arriva però la proposta: «Per rimediare a questa svista invitiamo i consiglieri Gioveni e Cacciotto a visitare la mostra permanente, magari in compagnia dei loro colleghi, della stessa Amministrazione Comunale e della stampa, in modo da concordare il rilancio e l’ampliamento della struttura già esistente, voluta e realizzata da privati a costo zero per il bene della cittadinanza e della festa di Ferragosto».
(153)