Il Ministro per il Sud Mara Carfagna è arrivata a Messina. Oggetto della visita dell’esponente del governo: la gestione delle risorse stanziate per il risanamento della città incluse nell’emendamento apposito del nuovo Decreto Covid, ma non solo. Tra i temi affrontati durante la conferenza stampa nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, insieme al sindaco Cateno De Luca e al prefetto di Messina Cosima Di Stani, anche la definizione del cronoprogramma del Risanamento e la sistemazione delle famiglie che lasceranno le baracche della città.
«Sono felice di essere qui a Messina – ha detto la Carfagna appena giunta a Palazzo Zanca. Non a caso ho scelto Messina come prima visita istituzionale. Qui siamo riusciti a portare soluzioni per un problema che ci trascinavamo da decenni, quella che ho definito una vergogna nazionale, indegna di un Paese civile: migliaia di persone private dei loro diritti fondamentali, il diritto a una casa decente, ai servizi, ai collegamenti, a un’istruzione di qualità».
«Non sono qui per fare annunci – spiega il Ministro – ma per raccontare qualcosa di concreto che abbiamo fatto in questi 100 giorni di Governo. Abbiamo non soltanto stanziato i fondi necessari per riqualificare l’intera area e per individuare soluzioni abitative alternative, ma abbiamo anche individuato nel Prefetto il Commissario straordinario che avrà il compito di portare la risoluzione di questo problema. Ringrazio il Sindaco perché ha portato all’attenzione nazionale questa situazione vergognosa. Ringrazio anche tutti i parlamentari della città di Messina per avermi sollecitata ad adottare questo provvedimento. Sono soddisfatta di essere riuscita a farlo in tempi rapidi. Questa è una di quelle situazioni che riempie di significato il nostro impegno politico».
Ribadita la volontà di andare fino in fondo da parte di Roma e del dicastero di cui è titolare la stessa Carfagna. «La nostra linea di condotta poggia su due pilastri: il significato dell’impegno e l’approccio di un Ministro del Sud. Il primo deve essere un’azione decisa ed energica per ridurre ed azzerare disuguaglianze e anche per lottare contro ogni ingiustizia. Nascere al Sud non può essere considerato come una sorta di peccato originale da scontare con minori servizi. Il secondo pilastro è l’approccio, pragmatico, concreto, per niente ideologico e volto alla ricerca del massimo consenso, ma al contempo in grado di prendere tutte le decisioni assumendosene le responsabilità».
Il sindaco Cateno De Luca ha illustrato tutte le tappe che hanno condotto all’approvazione dell’emendamento con cui la città di Messina si è potuta dotare di un fondo specifico per il Risanamento. «Quando è giunta la svolta? Nel febbraio 2021, quando Mariastella Gelmini è venuta in città per rendersi conto della situazione. Allora è nato l’impegno di presentare un disegno di legge a cui se ne sono aggregati altri. Poi è arrivata la presa di posizione ferma e netta del Ministro, che ha osato. Non ci volevo credere. Per un ministro osare va molto al di là di quello che sono i suoi compiti».
Cruciale anche la disponibilità delle risorse, attinte non solo dallo stanziamento del Governo, ma anche da alcuni finanziamenti extra che spetterebbero alla Città Metropolitana. «Non siamo condizionati dalla logica del “cu sapi” – ha dichiarato De Luca. Noi andiamo ben oltre questa logica perché ci sono strumenti e risorse per chiudere questa pagina vergognosa, precisamente più di 240 milioni. Siamo stati al tavolo con il vicepresidente della Regione e abbiamo cominciato a mettere a punto quelle risorse residue della legge 10 del 1990. Poi ci sarebbe anche la legge sul POC che ha fatto il deputato regionale De Luca nell’aprile 2018, i 140 milioni del bando Qualità dell’abitare a cui abbiamo partecipato, ma anche risorse del PON Metro».
Il Sindaco e il Ministro Carfagna hanno avuto inoltre modo di enunciare la road map di cui si farà carico il Prefetto di Messina Di Stani. «In 60 giorni il Prefetto ci porterà definitivamente alle cosiddette obbligazioni giuridicamente vincolanti. Già questo provvedimento prevede che qualunque risorsa vada in contabilità speciale, quindi ci saranno accorgimenti tecnici per far automaticamente confluire tutte queste risorse, perché noi non vogliamo assolutamente il doppio binario che ha affossato la legge 10» ha detto De Luca.
«Insieme al Ministro Brunetta – ha aggiunto Carfagna – abbiamo avviato un bando di assunzione di 2800 tecnici che irrobustiranno la struttura che dovrà gestire il flusso finanziamenti del PNRR e del ciclo di programmazione dei fondi strutturali UE 2021-2027, oltre al Fondo nazionale Sviluppo e Coesione. Entro luglio dovremmo completare la selezione. Il caso di Messina è emblematico: migliaia e migliaia di famiglie con bambini piccoli intrappolate in una situazione indegna di un paese civile. Il commissario straordinario avrà contabilità speciale e nella legge si fa menzione non soltanto ai 100 milioni di euro, ma anche a tutti i finanziamenti che esistono già e arriveranno per riqualificazione, bonifica e riallocazione degli abitanti delle baraccopoli».
Infine, una promessa fatta al sindaco De Luca: «Il Ministro Carfagna tornerà a Messina quando demoliremo l’ultima baracca e quando l’ultima famiglia troverà l’ultimo alloggio». Nessuna soluzione è stata ancora annunciata per l’allocazione temporanea degli alloggi, ma a questo proposito il Primo cittadino ha già annunciato una riunione straordinaria in cui verrà fatto il punto sulla situazione.
(311)