Il Tar di Palermo sospende l’ordinanza con cui il presidente della Regione Nello Musumeci aveva disposto la chiusura degli hotspot e dei centri di accoglienza per migranti della Sicilia. Accolto, quindi, il ricorso presentato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero dell’Interno. Secondo il Tribunale Amministrativo, infatti, il provvedimento del Governatore “va oltre le competenze delle Regioni”.
Gli effetti dell’ordinanza Musumeci risultano quindi sospesi e i centri di accoglienza migranti e gli hotspot siciliani resteranno aperti. Il Tar di Palermo dà quindi ragione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Viminale che, già nei giorni scorsi, aveva motivato l’intenzione di presentare ricorso contro il provvedimento del Governatore sulla base di un conflitto di competenze. Per il Viminale – ma come si legge anche nel decreto del Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia –, l’ordinanza Musumeci invade l’ambito immigrazione che è di competenza statale, non regionale.
In difesa del provvedimento, Musumeci aveva sottolineato come il provvedimento fosse di natura igienico-sanitaria e quindi rientrasse nelle proprie competenze. Ma anche qui, la posizione del TAR appare chiara: “Le misure adottate – si legge nel decreto – con l’impugnato provvedimento sembrano esorbitare dall’ambito dei poteri attribuiti alle regioni […], laddove, sebbene disposte con la dichiarata finalità di tutela della salute in conseguenza del dilagare dell’epidemia da Covid-19 sul territorio regionale, involvono e impattano in modo decisivo sull’organizzazione e la gestione del fenomeno migratorio nel territorio italiano, che rientra pacificamente nell’ambito della competenza esclusiva dello Stato ai sensi dell’art. 117, co. 2, lett. b), della Cost, e, peraltro, sono certamente idonee a produrre effetti rilevanti anche nelle altre regioni e, quindi, sull’intero territorio nazionale, nel quale dovrebbero essere trasferiti, nell’arco delle 48 ore decorrenti dalla pubblicazione dell’ordinanza, i migranti allo stato ospitati negli hotspot e nei centri di accoglienza insistenti sul territorio regionale».
In sostanza, spiega la presidente del TAR Maria Cristina Quiligotti, l’ordinanza del Governatore Musumeci va oltre le competenze delle Regioni. Il tribunale ha quindi accolto il ricorso presentato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero dell’Interno e sospeso l’esecutività del provvedimento impugnato. La trattazione collegiale avverrà il 17 settembre 2020.
Qui il testo completo del decreto.
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