Il Governo centrale rivendica la propria competenza in tema di migranti e impugna l’ordinanza con cui il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha disposto la chiusura degli hotspot e dei centri di accoglienza. Ma il Governatore non arretra e ribadisce: «La Sicilia difenderà la propria decisione davanti al giudice amministrativo».
È ancora scontro tra Roma e Palermo. Il 22 agosto il Governatore della Sicilia ha disposto con propria ordinanza la chiusura di tutti i centri di accoglienza per migranti dell’Isola motivandola con ragioni di sicurezza igienico-sanitaria. Secondo il Presidente della Regione, infatti, gli hotspot e le strutture in cui vengono ospitate le persone soccorse in mare nelle ultime settimane non sono a norma con le disposizioni anti-coronavirus.
Ma il Viminale nelle scorse ore ha rivendicato la propria competenza in materia di immigrazione e impugnato l’ordinanza. Il ricorso, riporta l’Ansa, è stato notificato alla controparte. Immediata, quindi, la replica del presidente Nello Musumeci, che ha ribadito quanto già affermato precedentemente: il provvedimento rientrerebbe nell’ambito della tutela sanitaria, e quindi sarebbe nella piena competenza della Regione.
«Il Governo centrale – ha commentato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – vuole riaffermare la sua competenza sui migranti. Mi verrebbe da dire: bene, la eserciti pure e intervenga come non ha fatto in questi mesi. La Sicilia difenderà la propria decisione davanti al giudice amministrativo. Ma nessuno pensi che un ricorso possa fermare la nostra doverosa azione di tutela sanitaria. Compete a noi e non ad altri. E su questa strada proseguiremo».
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