MessinAccomuna torna a puntare il dito contro il sindaco Cateno De Luca. Il laboratorio di partecipazione civica, in una dura nota, accusa la nuova Amministrazione di non aver fatto nulla di concreto per il bene di Messina. A finire sotto la lente d’ingrandimento sono, ad esempio, la nuova ATM, la Messina Social City e l’Agenzia per il Risanamento, di cui viene messa in dubbio la necessità.
Si parla anche di PON Metro e della via Don Blasco, di raccolta differenziata, delle baracche e di dati che dimostrerebbero alcuni obiettivi mancati da Cateno De Luca e dalla sua Amministrazione. Una situazione che secondo MessinAccomuna è talmente pericolosa da rendere necessario un appello al Consiglio Comunale, a cui viene chiesto di fare proposte concrete e costruttive nell’interesse pubblico.
Di seguito la nota integrale di MessinAccomuna.
«Al di là dei post, dei selfie, delle battute inutilmente provocatorie e spesso volgari, nulla è stato fatto nell’interesse della città.
A oggi non un euro in più di quanto ottenuto dalla precedente Amministrazione, i cantieri (Porto, via Don Blasco, Bisconte Cataratti, le scuole) sono tutti stati concretamente avviati prima dell’insediamento del Sindaco De Luca. I progetti portati a finanziamento (PON, POC, Capacity, PO FESR, accordi interistituzionali) fino al 2018, alcuni dei quali definiti elegantemente dal Sindaco “carta igienica”, sono quelli che permettono a lui e alla sua Giunta di operare, stringere mani e farsi improbabili selfie da postare con ritmo frenetico su FB. Anche in merito agli alloggi sociali (il risanamento) neanche un euro in più è arrivato e, al netto delle roboanti dichiarazioni del Sindaco, le uniche risorse che arriveranno derivano dalla decennale programmazione regionale (L.R. n. 10/90 e n. 4/2002) che con estenuante lentezza (un pensiero anche ai nostri onorevoli regionali) arrivano in città. Non sono state tolte le baracche entro il 2018, non sono stati acquistati i 600 alloggi entro il 2018. Non è stato raggiunto il 30% della raccolta differenziata entro marzo 2019, né tantomeno sarà raggiunto il 65% entro luglio prossimo; i dati indicano una percentuale pari al 20%, la stessa da aprile 2018. Una cosa sono le chiacchiere altro è agire per l’interesse pubblico.
Non sono opinioni ma sono atti ufficiali e chi vuole può controllare.
Le uniche azioni, rilevanti purtroppo in modo negativo per i bilanci, riguardano la creazione di varie società (tutte rigorosamente aziende speciali e non partecipate, riteniamo per aggirare la legge Madia) che con la complicità del Consiglio aggravano e aggraveranno inutilmente, per molti anni ancora, il bilancio Comunale. Stiamo parlando di oltre 200.000 € annui di indennità per amministratori e organi di controllo: era necessario?
Se non si invertirà questa pericolosa deriva riprendendo il tema di una seria e lungimirante programmazione la città tornerà a sprofondare nelle clientele, vecchie e nuove.
Vogliamo ancora una volta fare un appello al Consiglio: guardate gli strumenti di pianificazione che avete ereditato indicano una via, costruita a partire da un serio lavoro di analisi, per il futuro della città basata sulle risorse di cui Messina dispone. Valutate, cambiate, migliorate, fate proposte concrete e costruttive nell’interesse pubblico: non siate miopi o servi, questo futuro è anche vostro e dei vostri figli. È il dovere di chi si propone per amministrare. È il vostro compito.
Il processo era stato avviato ed è leggibile negli atti definiti nel quinquennio precedente: progetti per l’integrazione sociale, per la riqualificazione urbana, economica, finanziaria. Il nostro territorio ha risorse umane, culturali, naturali per crescere in modo autonomo. Tra queste risorse vi è indubbiamente l’Università. Cultura e conoscenza possono essere per la città un importante volano di sviluppo sociale ed economico. La condizione naturale di Messina (il clima, i paesaggi, il mare) la caratterizza anche come cittadina a vocazione universitaria. Molte città, simili per dimensione in Italia e in Europa, virtuosamente hanno scelto da tempo e con successo la strada del sapere per costruire un futuro sostenibile per tutti e per i ragazzi in particolare. Tutti! Di qualunque ceto, colore e provenienza».
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MessinAccomuna siete ridicoli e risibili
Il caudillo desaparecido é troppo occupato con la vecchia politica delle clientele, delle pacche sulle spalle, delle focacciate di paese, lui è il vero barometro dei messinesi, ha capito con che pubblico ha a che fare e si comporta di conseguenza. Purtroppo credo che alle “europee” avrà un risultato importante, sa come prendere per i fondelli il ns elettorato, la volgarità è nelle corde del suo elettorato, la prepotenza é tipica di una certa categoria antropologica meridionale, e lui ci sguazza come un pesce nell’acqua.
A quanto pare non sono opinioni politiche quelle espresse nell’articolo – sono fatti verificabili da chiunque – ma ricordiamoci che molti messinesi non hanno dimostrato di comprendere le cose o per disinteresse o per motivi di interesse personale – i consiglieri comunali che rappresentano i messinesi, almeno loro, dovrebbero fare attenzione ai consigli, alle critiche e provvedere in merito .