Ha generato non poca confusione l’ultima ordinanza del sindaco di Messina Cateno De Luca, che prevede ulteriori restrizioni, a partire dal 15 gennaio, rispetto a quelle già contemplate da Musumeci nell’istituzione della zona rossa a Messina. Il Primo Cittadino ha già annunciato che parte del documento andrà rivisto, ma che questo sarà valido nelle sue linee generali e che prevederà comunque maggiori chiusure.
Innanzitutto, da oggi e fino al 31 gennaio Messina è zona rossa, quindi entrano in vigore le regole disposte dall’ordinanza del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci (consultabili a questo link). In aggiunta, il sindaco della città dello Stretto, ha diramato un ulteriore provvedimento che prevede misure ancora più restrittive, alcune valide già da oggi, altre (vale a dire, in sostanza, le chiusure aggiuntive) a partire da venerdì 15 gennaio.
Nella concitazione della giornata di ieri, però, qualcosa è sfuggito di mano e nell’ordinanza ci sono delle “sviste”, ammesse dallo stesso sindaco Cateno De Luca. Vediamo, allora, quali sono i provvedimenti certi e quali quelli che potrebbero vedere delle modifiche. Tali modifiche saranno apportate, ha specificato stamattina il Primo Cittadino, giovedì 14 gennaio.
Spostamenti ed autocertificazione
Per quel che riguarda gli spostamenti, non cambia molto rispetto all’ordinanza Musumeci. È vietato l’accesso e l’allontanamento dal territorio comunale, sia con mezzi pubblici che privati, da parte di ogni soggetto ivi presente. Valgono le ormai note eccezioni: sono possibili, infatti, gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e/o motivi di salute.
È sempre consentito il transito, in ingresso ed in uscita, dal territorio comunale per il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, nonché per gli operatori sanitari e sociosanitari, per il personale impegnato nella assistenza alle attività inerenti l’emergenza. È disposto, inoltre, il divieto di circolazione, sempre con le eccezioni di cui sopra (comprese, per esempio, la necessità di uscire per andare al supermercato o in farmacia).
Chiunque esca di casa deve avere con sé l’autocertificazione, scaricabile qui.
Sport e attività motoria, ville, giardini e cimiteri
È consentito svolgere individualmente attività motoria vicino casa, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie.
Ville comunali, giardini e cimiteri cittadini sono chiusi.
Scuole: stop all’attività didattica in presenza
L’ordinanza De Luca conferma lo stop all’attività didattica in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado, asili compresi, fino al 31 gennaio. È disposta, inoltre, la sospensione delle attività di presenza degli enti di formazione professionale, dell’Università, delle università on-line, dei centri linguistici, degli istituti superiori, del Conservatorio, scuole d’arte e di ballo.
Uffici pubblici, attività produttive e negozi
È disposta la sospensione di ogni attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità che dovranno essere indicati e comunicati all’Amministrazione Comunale, Dipartimento Servizi al Cittadino, con i relativi orari di apertura al pubblico.
Le attività produttive, professionali, commerciali ed artigiane di cui sia consentita l’apertura, devono comunque chiudere entro le ore 20.00 e possono avvalersi dell’orario continuato.
È infine disposta la sospensione delle attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita dei generi alimentari che sono tenute ad osservare il seguente orario di apertura da lunedì al sabato dalle ore 08.00 alle ore 20.00 con facoltà di avvalersi dell’orario continuato, e chiusura per i giorni festivi e della domenica.
Negozi e supermercati: quali restano aperti e quali saranno chiusi
In poche parole – ha specificato De Luca nella diretta di ieri –, dal 15 gennaio resteranno aperti solo: attività di vendita di prodotti alimentari, tabacchi, edicole, farmacie, parafarmacie. Bar e ristoranti potranno fare solo consegne a domicilio. Dal 15 gennaio sarà vietato, infatti, anche l’asporto.
Ora, l’ordinanza De Luca dispone, al momento, la chiusura dal 15 gennaio di molte delle attività che invece Musumeci ha deciso di lasciare aperte. L’elenco, che pubblichiamo, sarà però oggetto di modifica nei prossimi giorni:
- Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari e bevande (ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimenti vari). Questo vuol dire che, in sostanza, gli esercizi indicati potranno vendere solo prodotti alimentari e non, per esempio, libri;
- Commercio al dettaglio di prodotti surgelati;
- Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici;
- Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2), ivi inclusi gli esercizi specializzati nella vendita di sigarette elettroniche e liquidi da inalazione • Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati;
- Commercio al dettaglio di apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4);
- Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiali da costruzione (incluse ceramiche e piastrelle) in esercizi specializzati;
- Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari;
- Commercio al dettaglio di macchine, attrezzature e prodotti per l’agricoltura e per il giardinaggio;
- Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione e sistemi di sicurezza in esercizi specializzati;
- Commercio al dettaglio di libri in esercizi specializzati;
- Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici;
- Commercio al dettaglio di articoli di cartoleria e forniture per ufficio;
- Commercio al dettaglio di confezioni e calzature per bambini e neonati;
- Commercio al dettaglio di biancheria personale;
- Commercio al dettaglio di articoli sportivi, biciclette e articoli per il tempo libero in esercizi specializzati;
- Commercio di autoveicoli, motocicli e relative parti ed accessori;
- Commercio al dettaglio di giochi e giocattoli in esercizi specializzati;
- Commercio al dettaglio di medicinali in esercizi specializzati (farmacie e altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica);
- Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati;
- Commercio al dettaglio di cosmetici, di articoli di profumeria e di erboristeria in esercizi specializzati;
- Commercio al dettaglio di fiori, piante, bulbi, semi e fertilizzanti;
- Commercio al dettaglio di animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati;
- Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia;
- Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento;
- Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini;
- Commercio al dettaglio di articoli funerari e cimiteriali;
- Commercio al dettaglio ambulante di: prodotti alimentari e bevande; ortofrutticoli; ittici; carne; fiori, piante, bulbi, semi e fertilizzanti; profumi e cosmetici; saponi, detersivi ed altri detergenti; biancheria; confezioni e calzature per bambini e neonati;
- Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet, per televisione, per corrispondenza, radio, telefono;
- Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici.
Le correzioni
Per quel che riguarda le correzioni, la prima l’ha già fatta Cateno De Luca (a mezzo Facebook, quindi non in maniera ufficiale) e riguarda il punto numero 1 dell’elenco, vale a dire i supermercati. Per come è scritto può generare confusione (e di fatto l’ha generata), quindi il Primo Cittadino ha specificato: «Con riferimento alle chiusure al pubblico che entrano in vigore da venerdì 15 gennaio precisiamo che il primo punto dell’art. 11 della Ordinanza fa riferimento alle attività all’interno di ipermercati, supermercati, discount alimentari, mini mercati ed altri esercizi non specializzati di alimenti vari , per vietare la vendita al pubblico di prodotti diversi dai generi alimentari». Quindi, i supermercati restano aperti anche dopo il 15, ma non possono vendere prodotti diversi dai generi alimentari.
Allo stesso modo, è alquanto improbabile che il primo cittadino volesse effettivamente vietare la vendita di prodotti online, come scritto nell’ordinanza, o anche la vendita di saponi, prodotti igienico-sanitari o carburante. Presumibilmente, però, permarrà il divieto per la vendita di giocattoli, per esempio. Maggiori dettagli si avranno comunque nei prossimi giorni.
Cantieri edili, pubblici e privati
Sono consentite tutte le attività inerenti l’esecuzione dei lavori per la realizzazione delle Opere Pubbliche e delle Industrie la cui produzione è considerata di rilevanza nazionale.
A decorrere da venerdì 15 gennaio 2021 viene sospesa l’attività inerente gli interventi di edilizia privata, che può proseguire solo per garantire gli interventi improcrastinabili di messa in sicurezza e di completamento di opere di cui sia stata disposta l’esecuzione con urgenza mediante atto amministrativo e/o giudiziario.
Qui il testo integrale dell’ordinanza De Luca per Messina da scaricare in PDF.
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Non sanno neppure scrivere una delibera. Che delusione e che vergogna