Dare la priorità nell’assegnazione degli alloggi alle famiglie di Messina che contengano nel proprio nucleo persone con disabilità o patologie gravi: è questa la proposta lanciata dal consigliere comunale Dino Bramanti e dal deputato regionale Antonio Catalfamo, della Lega, nell’ambito della demolizione delle baracche e del conseguente risanamento della città dello Stretto.
Mentre prosegue l’iter per lo sbaraccamento di Messina, all’ARS i deputati della Lega – il Capogruppo all’Assemblea Regionale Siciliana, Antonio Catalfamo, e il capogruppo al Consiglio Comunale di Messina, Dino Bramanti – puntano l’attenzione su una proposta di legge presentata nei mesi scorsi che mira a dare priorità nell’assegnazione degli alloggi a tutte quelle famiglie che contano tra i propri membri persone con disabilità o affette da gravi patologie, e che necessiterebbero quindi con urgenza di una nuova soluzione abitativa.
«Dopo le prime 80 case – sottolineano Catalfamo e Bramanti – offerte dai privati ad Arisme (Agenzia per il risanamento), mancano quelle delle agenzie per mettere in sicurezza decine di famiglie in attesa di poter avere nuova dignità a Messina. La legge che abbiamo depositato all’Ars permetterebbe di integrare le misure promosse dal governo nazionale insieme alle aziende sul territorio».
«Il disegno di legge 1025 – spiegano il Capogruppo all’ARS ed il collega al Consiglio Comunale di Messina –, depositato lo scorso 25 giugno prevede infatti la modifica della legge regionale 10 del ’90 agendo direttamente su due fattori: creare una riserva di legge per l’acquisto della casa assegnata come avviene per le altre case popolari e l’assegnazione degli alloggi alle categorie protette».
«A Messina – concludono Catalfamo e Bramanti – si contano dozzine di famiglie che per condizioni particolari avrebbero necessità di ottenere subito l’alloggio. Nella proposta di legge che abbiamo depositato si fa riferimento alle famiglie con almeno un disabile o un degente in condizioni gravi. Il primo passaggio da fare è quello di rendicontare queste famiglie al fine di procedere all’assegnazione diretta secondo quanto stabilito dalla nostra proposta. Urge quindi, nell’interesse comune di dare dignità a queste famiglie, formulare un elenco che formalmente cristallizzi le situazioni più precarie che vanno attenzionate dal Comune di Messina e dall’Arisme».
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