Il deputato ARS Claudio Fava ha depositato un’interrogazione urgente riguardante la bonifica dell’area Ex Sanderson di Messina, oggetto di diversi incendi nel corso degli anni, l’ultimo dei quali si è verificato lo scorso agosto. In particolare, l’Onorevole, componente dell’Assemblea Regionale Siciliana, chiede all’Assessore Regionale all’Agricoltura, Toni Scilla, quali siano le responsabilità dell’ESA (l’Ente di Sviluppo Agricolo regionale) rispetto alla custodia e all’avvio delle necessarie bonifiche.
L’area, compresa tra i villaggi di Tremestieri e Pistunina, un tempo sede dello stabilimento “Sanderson & sons” – circa 70mila mq, tra immobili, capannoni e pertinenze –, è infatti di proprietà dell’ESA, ed è stata per diverso tempo sotto sequestro da parte della Magistratura a causa di una serie di indagini finalizzate alla verifica di eventuali reati ambientali relativi al deposito incontrollato di rifiuti pericolosi. Nonostante un progetto già redatto e finanziato dalla legge finanziaria del 2018, precisa Fava nella sua interrogazione, l’area ex Sanderson non è mai stata bonificata.
Fatte queste premesse, il Deputato regionale chiede chiarimenti circa le responsabilità dell’Ente per lo Sviluppo Agricolo e propone l’attivazione di un concorso internazionale di idee, con il pieno coinvolgimento della comunità territoriale, che, nelle more della bonifica, progetti la rifunzionalizzazione delle aree.
A commentare, il segretario provinciale di Articolo Uno, Domenico Siracusano: «La politica messinese e i soggetti attivi sul territorio hanno il dovere di tenere i fari accesi sul percorso di bonifica che non è più rinviabile. Allo stesso tempo fa bene Fava a porre la questione della rifunzionalizzazione delle aree che non può essere lasciata a proposte estemporanee che periodicamente vengono lanciate. Occorre avviare un percorso competente e partecipato che sappia individuare una vocazione e intercettare gli opportuni finanziamenti come è accaduto ad esempio, per citare uno dei tanti casi, per la riconversione dell’area Ex Incet di Torino, rilevante in termini di processo e progetto».
(246)