Il Piano Tariffario dei Rifiuti 2021 di Messina (e quindi la Tari) va approvato: è questo il succo della nota inviata stamattina dal vicesindaco Carlotta Previti. Questo, ha sottolineato, nonostante il «percorso a ostacoli» compiuto dal Comune di Messina tra i tanti rinvii di scadenze che hanno caratterizzato l’ultimo anno a livello nazionale.
A puntare i riflettori sulla delibera è stato il presidente del Consiglio Comunale, Claudio Cardile, che, nella giornata di ieri aveva evidenziato come al Civico Consesso non fosse ancora arrivato il documento – in visione al Segretario Generale –, nonostante la scadenza per l’approvazione sia fissata al 30 giugno 2021. Sulla questione è intervenuto oggi il vicesindaco Previti, con una lunga nota che ripercorre le tappe compiute dal Piano Tariffario.
In estrema sintesi: la scadenza per l’approvazione del Piano Tariffario dei Rifiuti, ha chiarito il Vicesindaco, è agganciata a quella del Bilancio di Previsione 2021-2023 ed era inizialmente fissata a fine aprile. Tale scadenza è stata poi posticipata dal Decreto Sostegni al 30 settembre 2021, ma anticipata al 30 giugno 2021 al momento della conversione in legge del DDL. Al momento, però, è al vaglio una proroga dei termini al 31 luglio 2021.
«La verità – precisa il vicesindaco Carlotta Previti – è che diventa necessario approvare le tariffe 2021 per dare continuità e rilancio al servizio che, piaccia o non piaccia è avviato, funziona, deve andare a regime e migliorare, grazie alle previsioni del nuovo Piano Tariffario che garantiscono in maniera definitiva quella stabilità costruita in questi anni e che ha portato a risultati inaspettati».
Il «percorso a ostacoli» del Piano Tariffario 2021 per il Comune di Messina
«Un esempio tra tutti – ha scritto il Vicesindaco – è quello del Piano Economico Finanziario e relative tariffe della TARI. La scadenza per l’approvazione delle tariffe TARI è agganciata al termine di approvazione del Bilancio di Previsione dell’anno di riferimento quindi nella fattispecie il Bilancio di Previsione 2021-2023. In base ad una prima proroga del termine del Bilancio il termine ultimo per l’adozione delle tariffe da parte del Consiglio comunale è stato fissato al 30.04.2021.
Il “decreto sostegni” con l’art. 30, comma 5, aveva inizialmente disposto la proroga del differimento dei termini di approvazione del PEF 2021 e delle tariffe TARI al 30 settembre 2021. Termini sganciati da quelli di approvazione del bilancio di previsione, spostato al 30 aprile 2021. Peccato che in sede di conversione nella seduta dello scorso mercoledì 19 maggio, la Camera ha approvato, in via definitiva, il disegno di legge di conversione in legge, prevedendo all’articolo 30, comma 5, da un lato, a prorogare al 30 giugno 2021 il termine di approvazione delle tariffe e dei regolamenti della tassa rifiuti (TARI) e della tariffa corrispettiva e, dall’altro, a disciplinare i termini di comunicazione della scelta delle utenze non domestiche di servirsi o meno del gestore del servizio pubblico, in relazione ai cosiddetti rifiuti assimilati al 30.05.2021. Tali termini di comunicazione sono stati modificati nel corso dell’esame al Senato.
Quindi si è assistito come al solito ad un dietrofront che non ha certamente agevolato ma sicuramente appesantito il sistema organizzativo degli Enti Locali che si sono trovati a dover gestire a fine maggio l’impellente scadenza dell’adozione delle tariffe al 30.06.2021. In tutto questo contesto si aggiunge la previsione normativa che prevede la proroga al 31.07.2021 (prevista nel DL Sostegni Bis) per il termine di approvazione del Bilancio di previsione 2021-2023 per gli enti che hanno incassato le anticipazioni di liquidità».
Come si è mosso il Comune di Messina
«Con nota prot. 5741 del 17.03.2021 – ha proseguito il vicesindaco Carlotta Previti – (ben prima della iniziale scadenza di aprile 2021) la SRR acquisiva P.E.F. del Comune di Messina per la sua validazione. Successivamente a seguito di richiesta di documentazione integrativa il Dipartimento ha prontamente inoltrato con nota prot. 100459 in data 12.04.2021 le integrazioni richieste. La SRR con nota del 13.05.2021 invia certificazione al Piano Economico Finanziario.
Già da questa prima disamina temporale si comprende la natura e la gestione delle corrette attività poste in essere dal Comune il quale, per via del tempo trascorso è riuscito ad attivare ulteriori meccanismi di risparmio legato al citato PEF che hanno consentito di ridurre ulteriormente le previsioni inizialmente indicate nel PEF presentato a metà marzo. In tale ottica con nota prot. 27.05.2021 veniva inviato a SRR nuovo PEF che diminuiva l’incremento tariffario adagiandolo al 9%, un incremento limitato rispetto a quanto è avvenuto in tutte le altre città italiane.
La SRR in questa seconda analisi procede con nota del 31 maggio alla seconda validazione del PEF. Immediatamente il Dipartimento competente invia in data 01.06.2021 la proposta di delibera per le tariffe del PEF al Collegio dei Revisori dell’Ente che emette parere in data 21.06.2021
In tutto questo – ha concluso – senza tariffa 2021 non possono partire le ulteriori azioni di completamento del complesso sistema organizzativo messo in campo per la gestione del porta a porta nel Comune di Messina. Al di là delle posizioni e dei vari distinguo il percorso analitico è chiaro e netto. Per il Comune di Messina la scadenza oggi è il 30 giugno (forse 30 luglio in base a qualche fonte di pensiero… o forse a settembre se decidono di prorogare ancora )».
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