“Balordi”, è questa la parola che da circa un mese appare sotto la targa in ricordo dei giudici antimafia, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. A segnalare l’atto vandalico nei pressi della scalinata di via XXIV Maggio di fronte all’istituto “Verona Trento”, è il magistrato Salvatore Mastroeni.
«E questa? – racconta Mastroeni su Facebook –Di fronte ad una scuola da un mese? Nessuno può intaccare il valore e il martirio di Falcone e Borsellino. Sotto è solo l’autodefinizione di chi ha scritto. Ma quanta cecità».
La targa in questione riporta la scritta “Per uno sviluppo consolidale, contro le Mafie” ed è stata donata alla città dello Stretto dal Movimento Cristiano Lavoratori in occasione del 25° anniversario della strage di Capaci.
Si tratta dell’ennesimo gesto di inciviltà verificatosi questo mese: lo scorso 22 febbraio, infatti, qualcuno ha pensato bene di imbrattare il Monumento ai Caduti della Battiera Marotto con la scritta “Fanculo alla Patria”. Il mancato rispetto mostrato nei confronti dei caduti di guerra e della Patria ha suscitato l’indignazione del Sindaco Cateno De Luca che ha espresso la sua rabbia sui social.
È un gesto che lascia di stucco e che tradisce una mancanza di rispetto per la memoria, per i valori racchiusi in quella targa e incarnati dai due uomini cui è dedicata, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
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