«Dal Recovery fund al Sud solo le briciole» questa la denuncia della Rete No Ponte di Messina che il prossimo 26 settembre 2020 scenderà in piazza – per la precisione a piazza Municipio – per chiedere fondi per le infrastrutture, i servizi e la messa in sicurezza dei territori del Meridione d’Italia.
L’appuntamento è fissato per le 17.00 di sabato 26 settembre, a piazza Unione Europea, a Messina. Obiettivo della protesta indetta dalla Rete No Ponte è quello di ottenere che «dal Recovery fund arrivino i 70 miliardi di euro che spettano di diritto ai territori meridionali e che questi vengano spesi per interventi realmente necessari».
Ma cosa è successo, e perché l’organizzazione ha deciso di scendere in piazza? «Dopo la diffusione di un primo documento trapelato riportante l’elenco delle opere da inserire nel Recovery Plan – scrivono dalla Rete No Ponte –, dichiarato poi superato dal governo, è stato reso pubblico un altro documento. Quello che contiene le linee guida del governo per il Next Generation Italy.
A guardarlo – sottolineano –, quello che salta subito all’occhio è come il Governo sia intenzionato a destinare al Sud e alle Isole solo una misera parte dell’immensa liquidità che arriverà dall’Europa. Niente soldi per la sanità, niente soldi per l’edilizia scolastica, niente soldi per le infrastrutture di prossimità, a parte quattro spicci per il tratto ferroviario Catania-Messina-Palermo. Ma soprattutto, niente soldi per la messa in sicurezza del territorio».
«Come ci aspettavamo – concludono –, tutta la messa in scena di queste settimane con al centro il dibattito tra Ponte e Tunnel ha portato, fino ad ora, solo a questo: un bel niente. Certo, la partita è ancora aperta e andrà giocata, da noi come dai Sì Ponte, con tutti i mezzi necessari».
Con queste motivazioni, la Rete No Ponte di Messina annuncia la protesta che si svolgerà sabato 26 settembre a piazza Municipio. Maggiori informazioni sulla pagina Facebook dell’evento.
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