Svolgere lavori pubblici, come la pulizia o la manutenzione del verde, in cambio di una riduzione sulle tasse di competenza comunali: la Giunta Basile ripesca il Baratto Amministrativo per Messina e ripropone un nuovo regolamento che dovrà poi essere approvato dal Consiglio Comunale.
Facciamo un passo indietro. Nel 2019 l’allora sindaco di Messina, Cateno De Luca, aveva presentato in Consiglio Comunale una proposta per introdurre in città l’istituto del Baratto Amministrativo, che si era però rivelata un buco nell’acqua. L’impegno preso una volta ritirata la delibera era stato quello di redigerne una nuova da riproporre a Palazzo Zanca. Oggi, a distanza di circa quattro anni, la Giunta Basile approva uno schema di Regolamento, proposto con la delibera 412 del 29 agosto 2023 dall’assessore Liana Cannata, che dovrà adesso passare il vaglio dell’Aula.
Baratto amministrativo a Messina? Cos’è e cosa dice il regolamento
Come anticipato, il baratto amministrativo è uno strumento che consente ai cittadini in difficoltà economica di far fronte alle tasse comunali e ottenere delle riduzioni svolgendo lavori socialmente utili per la comunità, come per esempio:
- attività di cura e manutenzione del verde, delle ville comunali e delle piazze;
- manutenzione, sfalcio e pulizia delle strade, delle piazze, dei marciapiedi e di altre pertinenze stradali di proprietà o competenza comunale;
- interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati e, in genere, la valorizzazione di una limitata zona del territorio comunale;
- lavori di pulizia e piccola manutenzione degli edifici comunali, con particolare riferimento ad edifici scolastici, centri civici, e così via.
Il Regolamento proposto dall’assessore Liana Cannata per l’introduzione del Baratto amministrativo a Messina definisce i criteri, le condizioni, le modalità e le tempistiche per la realizzazione di interventi e prestazioni di pubblica utilità; stabilisce i requisiti beneficiare di questo strumento e ne regolamenta il funzionamento in generale. Destinatari della misura sarebbero i cittadini, in forma singola o associata, titolari di una propria distinta posizione tributaria per un importo annuale non inferiore a 100,00 euro.
Secondo lo schema di regolamento, per accedere al Baratto Amministrativo i cittadini dovranno avere ISEE non superiore a 15mila euro. I tributi oggetto del baratto amministrativo saranno: l’imposta municipale propria (IMU) e la tassa sui rifiuti (TARI) ovvero analoghe forme di prelievo che dovessero esser istituite, in sostituzione di essi. Sono esclusi i tributi la cui riscossione è affidata a terzi.
Potranno accedervi anche le associazioni, a patto che abbiano sede legale nel Comune di Messina, che perseguano scopi compatibili con le finalità istituzionali del Comune ed essere iscritte nell’apposito Registro Regionale laddove richiesto dalle normative vigenti oppure essere legalmente riconosciute a tale titolo.
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