Messina in zona arancione e scuole chiuse dal 10 al 23 gennaio 2022: è questo il contenuto della richiesta firmata dal sindaco Cateno De Luca a seguito di un vertice tenutosi in Prefettura in tarda mattinata. A motivare l’istanza, ha spiegato il Primo Cittadino in diretta Facebook, l’aumento dei contagi, il dato sui vaccinati e l’occupazione di posti letto covid negli ospedali.
Stamattina il sindaco Cateno De Luca aveva annunciato la volontà di richiedere la “zona rossa” per Messina al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. Provvedimento che consentirebbe, tra le altre cose, di chiudere le scuole attivando la didattica a distanza. A seguito di un incontro svoltosi in Prefettura con il Commissario Covid, Alberto Firenze e con il direttore generale dell’ASP, Bernardo Alagna, il Primo Cittadino ha aggiustato leggermente il tiro e chiesto la zona arancione (non più rossa) per la città di Messina, sottolineando come però, secondo lui, si dovrebbe passare direttamente in zona rossa.
Questo cosa significa? Che, se verrà accettata la richiesta, dal 10 al 23 gennaio 2022 (compreso), tutte scuole saranno chiuse, compresi gli asili, con attivazione della didattica a distanza, salvo la possibilità di fare lezione in presenza per gli alunni con disabilità.
Aggiornamento. Nota dell’ASP inviata alle 18.12 dell’8 gennaio 2022:
«L’Asp di Messina comunica che dopo la riunione di stamani in Prefettura e dopo un’altra telefonica con l’assessore Regionale alla Salute Ruggero Razza, si è preso atto dell’aumento vertiginoso dei contagi e si è deciso di chiedere di considerare Messina ed altri comuni della provincia territori ad alto rischio visto. La Regione dovrà poi accogliere la richiesta dell’Asp. Se verrà accolta dalla Regione la richiesta i sindaci dei territori interessati potranno in seguito decidere di chiudere le scuole e di prevedere la modalità Dad. Inoltre si è deciso di potenziare i posti letto negli ospedali di Messina e provincia fino a 100».
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Malato di protagonismo. Città allo sbando.