Messina, come altre città d’Italia, è scesa in piazza per la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie; iniziativa promossa da Libera e, dal 2017, approvata ufficialmente dalla Camera dei Deputati. Per questo 21 marzo 2022, sono 1555 i nomi che sono stati letti per non smettere di dimenticare e dire “no” alle mafie.
A raccontarci perché è importante parlare ancora di mafia è la responsabile di Libera a Messina Presidio “Nino e Ida Agostino”, Tiziana Tracuzzi; «è importante ricordare perché la nostra è una memoria che vuole essere viva e vuole essere collegata all’impegno; perché l’uno senza l’altro non esistono». Memoria e impegno che si legano ad altri due concetti importanti: coltura e cultura. Un binomio che dà vita al tema scelto da Libera per questa XXVII edizione della Giornata contro le mafie: Terra mia, per prendersi cura della terra e curare la nostra coscienza.
«Per noi questa del 21 marzo è la Giornata più importante – continua Tiziana – ma ci sono tantissime associazioni che ogni anno svolgono un impegno quotidiano per la lotta alle mafie: le scuole con i percorsi formativi di approfondimento, le attività nei territori, così come le organizzazione, da quelle sindacali a quelle di volontariato, le parrocchie. Libera rappresenta, in tutta Italia, ma anche qui a Messina una vasta rete di associazioni».
Messina contro le mafie
Giovani, personalità della politica e delle organizzazioni locali, a Piazza Municipio si leggono i nomi delle vittime della mafia. «La presenza delle mafie – aggiunge la responsabile di Libera Messina, Tiziana Tracuzzi – è ancora legata alle condizioni di povertà. Non si parla di lotta alle mafie se non si parla di lotta alla povertà; le due cose sono strettamente collegate».
Le mafie possono prendere forme diverse: dagli strozzini ai cosiddetti colletti bianchi, per contrastarle quindi è necessaria la trasparenza politica e amministrativa. «La trasparenza è fondamentale. Dobbiamo avere la certezza che i diritti siano uguali per ciascuno. Noi parliamo di giustizia, anche sociale. E la lotta alle mafie e all’illegalità deve utilizzare questo strumento importante della trasparenza. L’obiettivo non è la legalità, l’obiettivo è la giustizia sociale, che deve passare dalla trasparenza e da tutte le attività di anti-corruzione che si devono portare avanti».
Un altro tema di cui si sta discutendo molto e che ha trovato una prima soluzione in un bando regionale è la confisca dei beni alla mafia. «Ci sono state delle nuove assegnazioni – racconta ancora Tiziana – e noi sul bando abbiamo provato a dare una mano, però è chiaro che il bando è riservato gli enti locali, quindi sono loro che devono presentare le progettualità e la questione dei beni confiscati alle mafie è importante perché noi non possiamo lasciare che questi beni che hanno rappresentato per le mafie la loro ricchezza rimangano inutilizzati o ancora peggio dimenticati. È importante che in questi luoghi vengano portate avanti delle attività per restituire alla società quello che le mafie hanno sottratto». Ogni anno, Libera sceglie una città che accolga la manifestazione nazionale. Per il 2022 è stata scelta Napoli, nel 2016 toccò a Messina.
I nomi delle vittime, per non dimenticare.
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