Bottiglie di plastica, lastre di metallo, vecchi mobili, rifiuti edilizi e non solo: il torrente San Filippo, nella zona Sud di Messina, è diventato “una bomba ecologica”. Ad affermarlo è il consigliere comunale Libero Gioveni che attraverso una serie di foto documenta le condizioni del torrente e chiede fermamente l’intervento dell’Amministrazione per individuare i responsabili, bonificare la zona e metterla in sicurezza.
«Siamo alle solite. Non è possibile, né in alcun modo tollerabile, che questi malfattori la facciano franca rispetto a delle quotidiane azioni devastatrici» è con queste parole che il consigliere Libero Gioveni commenta le condizioni del torrente San Filippo e chiede interventi di «prevenzione e repressione».
«Il torrente San Filippo – prosegue – è diventato un’autentica “bomba ecologica” con qualsiasi tipo di materiale nocivo depositato (amianto, materiale inerte, rifiuti vari, suppellettili, legname, materiale cementizio) che “violenta” una vasta zona quasi sempre dimenticata».
E a guardare le foto con attenzione, la situazione non è certo delle migliori. L’area appare abbandonata a sé stessa, colma di rifiuti di ogni tipo e potenzialmente pericolosa per la pubblica incolumità: «Confido pertanto – conclude allora Libero Gioveni – in una serie di interventi di prevenzione e repressione (controlli e azioni sanzionatorie) unite ad una pronta bonifica ambientale dell’alveo, al fine di garantire sicurezza e decoro in una delle zone certamente più colpite da quelli che ormai non si possono che definire “delinquenti dell’ambiente”».
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