Il parcheggio del cavalcavia sarà a pagamento e sarà destinato solo alle auto private. Niente spazio, quindi, per i bus turistici o per quelli extraurbani, contrariamente a quanto annunciato nelle scorse settimane. Scelta, questa, che non è andata giù a Uiltrasporti: «Messina – commenta il segretario Michele Barresi – si conferma una città senza alcuna moderna visione di mobilità integrata e quando sembra farsi un passo avanti si finisce per farne due indietro».
Ai tempi della Giunta Accorinti si era pensato di trasformare il parcheggio del cavalcavia in un’area di sosta per bus extraurbani, da collegare con ascensori e tappeti mobili con la sottostante stazione ferroviaria. Il progetto, con finanziamenti europei era all’interno dell’accordo inizialmente firmato dall’amministrazione con le Ferrovie dello Stato che lo co-finanziava. Al cambio di guardia a Palazzo Zanca si era inizialmente pensato, invece, di rendere il posteggio a pagamento e destinare alcuni stalli ai pullman turistici, affidando il tutto ad ATM. Ora, sarà l’Azienda Trasporti a gestirlo, ma non conterrà stalli per i bus.
UilTrasporti critica aspramente l’abbandono del progetto pensato dalla Giunta Accorinti: «Nei progetti – scrive il sindacato – era un perfetto esempio di mobilità integrata con il cavalcavia capolinea dei bus provenienti dalla provincia ionica e tirrenica , che avrebbero sgombrato così le aree attualmente occupate in alcune vie del centro città ed in piazza stazione che era destinata alla totale pedonalizzazione. Il trasporto bus extra urbano che si interscambiava quindi nell’area della stazione con i treni e con la vicina Metroferrovia».
«Non comprendiamo – prosegue UilTrasporti – perché si sia successivamente cambiata idea affidando ad Atm Spa l’area del cavalcavia e destinandola ad ennesimo posteggio a pagamento per un centinaio di autovetture. Così facendo si disincentiva l’uso del mezzo pubblico, creando peraltro un inutile doppione del Cavallotti , distante solo poche centinaia di metri dal cavalcavia e spesso mezzo vuoto nella sua capienza».
Secondo il segretario generale di Uiltrasporti Messina, Michele Barresi, si tratta di «decisioni che finiscono per incentivare l’uso dell’auto privata che dovrebbe essere tenuta fuori dal centro urbano per decongestionare il traffico e ridurre l’impatto acustico e ambientale in città. Messina merita di più e pertanto auspichiamo in un ripensamento da parte della futura nuova amministrazione cittadina, affinché vengano ripresi i progetti iniziali che erano un tassello importante per quell’area più ampia che va dal cavalcavia fino alla stazione marittima che rappresenta il grande hub dell’intera mobilità cittadina e dello stretto».
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