Grazie al suo sistema di monitoraggio h24 il Parco dei Nebrodi è riuscito a riprendere e trasmettere in diretta la deposizione di un uovo di grifone. Il prossimo passaggio, tra una cinquantina di giorni, sarà il lieto evento vero e proprio, la nascita del piccolo rapace.
Già da qualche giorno questa coppia di avvoltoi (i grifoni appartengono alla famiglia degli Accipitridi, detti “avvoltoi del vecchio mondo”) aveva iniziato a costruirsi il nido e a prepararsi per la deposizione e per il successivo periodo di cova che dura, abitualmente, tra i 54 e i 56 giorni. Conclusa questa fase, l’uovo si schiuderà e il piccolo vedrà la luce.
Il nido, visibile in diretta sul sito del Parco dei Nebrodi, si trova presso le Rocche del Crasto, nel territorio di Alcara Li Fusi, in provincia di Messina, ed è solo una delle aree sottoposte a monitoraggio costante. Da 5 anni circa, infatti, l’Ente si è dotato di un sistema di telemonitoraggio del proprio territorio che gli ha permesso di seguire live tutte le fasi della nidificazione degli uccelli che, come spiegato sul sito «vanno dal presidio del nido da parte della coppia e successivo rifacimento tramite l’apporto di nuovo materiale vegetale, alla deposizione e cova dell’uovo, alla nascita e crescita del grifoncino, fino all’involo».
L’involo, ovvero il momento in cui il piccolo abbandona il nido e compie, appunto, il suo primo volo, dovrebbe avvenire a 110-120 giorni dalla schiusa, e segna il passaggio del rapace all’età adulta.
Di seguito, il video della deposizione dell’uovo ripresa dal Parco dei Nebrodi.
https://www.facebook.com/filippo.testagrossa/videos/2268419783197838/
Insomma, restando sintonizzati sul sito del Parco dei Nebrodi, al cui interno è stata creata una sezione apposita, sarà possibile osservare tutte le fasi della vita di questa famiglia di grifoni. La prossima tappa importante, che quindi rappresenterebbe un buon momento per collegarsi, sarà quella della schiusa dell’uovo, che dovrebbe avvenire intorno al 25 marzo.
Ma questa coppia di grifoni di Alcara Li Fusi non è l’unica famiglia rapace tenuta sotto sorveglianza dall’Ente. Un’altra telecamera è stata posizionata, infatti, sempre sulle Rocche del Crasto, per inquadrare il nido di un’aquila reale. Al momento, purtroppo, non è attiva, ma i responsabili del Parco dei Nebrodi hanno fatto sapere che sono in corso tutti gli interventi necessari a rimetterla in funzione.
(Foto e video di Filippo Testagrossa, direttore dell’Ente Parco dei Nebrodi)
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