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Messina. Domani la tradizionale offerta del cero votivo alla Madonna di Montalto

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Si terrà domani, venerdì 12 giugno, la tradizionale offerta del cero votivo alla Madonna di Montalto, ma con alcuni accorgimenti dettati dalle norme anti-covid: aseguito del Pontificale in onore della protettrice di Messina, infatti, non vi sarà il “volo della colomba” sul sagrato della Chiesa, al fine di evitare assembramenti.

Il solenne Pontificale avrà inizio alle 10.30 di venerdì 12 giugno nel Santuario della Madonna di Montalto e sarà presieduto dal vescovo ausiliare S. E. Monsignor Cesare Di Pietro. La cerimonia, che trae origine dalla tradizione istituita dal Decreto del Senato messinese il primo marzo 1745, all’indomani dell’epidemia di peste del 1743, prevede, l’atto di affidamento della Città alla Vergine di Montalto. Ad affidare la città alla Madonna di Montalto sarà il vicesindaco Salvatore Mondello e il Comune offrirà il cero votivo di 25 libbre.

La storia della Madonna di Montalto

La cerimonia che si terrà domani a Messina ha radici antiche che affondano nel passato e nella tradizione spirituale della città dello Stretto. Si narra infatti che fu proprio la Madonna di Montalto, apparsa come “dama bianca”, a salvare Messina dall’assedio dei Saraceni e degli Angioini durante la guerra del Vespro del 1282.

Questa la vicenda, nel dettaglio, raccontata sul sito del Comune di Messina: «“Fra Nicola”, un eremita del Terz’Ordine di San Domenico, che viveva in una cella presso il Colle, aveva avuto una visione nel giugno del 1294, la Madonna, che era stata vista sulle mura della città in difesa dei messinesi durante l’assedio angioino, che gli ordinò di convocare i Maggiorenti perché si trovassero a mezzogiorno sulla spianata della Caperrina per indicare loro il sito dove i messinesi avrebbe dovuto costruire una chiesa, a Lei dedicata, con il titolo di Santa Maria dell’Alto. Non fu difficile per il frate convincere il vescovo, il Senato della città, il clero ed i cittadini, i quali, all’ora fissata, videro apparire sulla spianata del Colle della Caperrina unabianca colomba” che, volando lentamente, designò il luogo per la costruzione della chiesa. La regina Costanza, informata, venne in corteo a porre la prima pietra. In meno di un anno il Santuario era, nelle linee essenziali, ultimato ed aperto al culto».

In seguito, il Senato affidò il Santuario alle Monache Cistercensi perché lo tenessero e lo possedessero per parte e a nome dell’Università. Successivamente venne stipulato il contratto di donazione irrevocabile all’abadessa del Monastero del Santuario, Suor Giovanna. Nel 1612, su iniziativa dell’abadessa Suor Flavia Merullo, si decise di dedicare il 12 giugno alla “Festa della Colomba”.

Sempre all’intervento della Madonna di Montalto si fanno risalire, oltre al salvataggio della città dall’assedio durante la guerra del Vespro del 1282, anche la vittoria di Lepanto e la cessazione della peste del 1743. Data memorabile, ricordano da Palazzo Zanca è anche il 1908: «la ricostruzione di Messina dopo il terremoto del 1908, per la Baracca/Santuario regalata da S. Pio X quale “segno “propiziatorio” posto per la corale preghiera dei messinesi con Maria alla Divina Provvidenza. Il colle della Caperrina è diventato il centro della devozione mariana più importante per Messina e Diocesi».

Lo storico orologio del Campanile del Duomo rievoca l’evento alla memoria della città e lo racconta ai turisti, con una raffigurazione nella terza finestra (dal basso) nella quale, dalla roccia, sorge la Chiesa di Montalto.

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