Foto di rifiuti

Messina. Discarica a cielo aperto fra Faro Superiore e Tono

Pubblicato il alle

2' min di lettura

Messina. Una vera e propria discarica a cielo aperto è quella che si trova nella strada che collega Faro Superiore a Tono: mobili abbandonati, divani, comodini, copertoni e tanto altro giace sul ciglio della strada.

Un altro caso di inciviltà e di abbandono rifiuti per le strade di Messina: a denunciarlo il consigliere comunale della VI Circoscrizione Mario Biancuzzo in un appello rivolto a MessinaServizi e all’Assessorato all’ambiente.

«Hanno abbandonato materiale edile e suppellettili di vario tipo: frigoriferi, lavatrici e materassi – spiega Biancuzzo – Faccio presente che la riviera nord è martoriata tutto l’anno dagli scaricatori abusivi e dai rifiuti di vario tipo disseminati dove capita, inquinando il territorio senza scrupoli».

Il risultato è il formarsi di una discarica a cielo aperto che provoca un rischio di tipo igienico-santirario oltre a costituire un pericolo per gli automobilisti che si trovano a dover guidare in una strada inondata dai rifiuti.

«La mancanza di un’adeguata pubblica illuminazione – spiega il consigliere – è un fattore che favorisce il malcostume e dà motivo di continuare a perpetrare questo uso disseminato nel non conferire i rifiuti nei luoghi preposti».

foto rifiuti
Discarica Tono Faro Superiore

Il consigliere dunque rivolge il suo appello a MessinaServizi, azienda che si occupa dello smaltimento dei rifiuti, chiedendo un intervento «per ripristinare la sicurezza e la viabilità nei tratti interessati da questa discarica a cielo aperto che inquina l’ambiente e deturpa il panorama di una bellissima Circoscrizione trascurata della città di Messina».

Infine, Biancuzzo conclude chiedendo all’ Assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua di intraprendere iniziative di controllo e contrasto: «Questo fenomeno illegale è ormai consolidato e i soliti incivili invece di smaltire correttamente materiali edili di scarto preferiscono lo smaltimento illegale inquinando l’ambiente. Sarebbe opportuno pensare ad un sistema di video sorveglianza».

 

 

 

 

 

(149)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.