Messina. Il consigliere comunale Alessandro Russo intende fare chiarezza sulla natura, se gratuita od onerosa, dell’incarico affidato al dottor Salvatore Tignino a seguito del recente crollo di un albero in via Tommaso Cannizzaro e finalizzato alla verifica delle condizioni di salute e stabilità delle piante cittadine.
Lo scorso sabato 14 luglio un albero è crollato in via Tommaso Cannizzaro all’incrocio con la via Cesare Battisti. Nella giornata successiva, il sindaco Cateno De Luca ha convocato d’urgenza un tavolo tecnico dedicato alla “Emergenza alberi”.
A conclusione della riunione, ha ricordato Russo, la Giunta ha affidato come “collaborazione volontaria” – e quindi gratuita – un incarico di perizia tecnica al dottor agronomo Salvatore Tignino, finalizzato all’elaborazione di uno studio di valutazione della stabilità dell’albero parzialmente caduto e a una successiva verifica analoga delle altre piante ricadenti sulla restante parte di Via Tommaso Cannizzaro che presentino “evidenti sintomi di pericolosità”. Tale studio è esteso, inoltre, a tutto il patrimonio arboreo cittadino per una durata indicata in “sei mesi consecutivi”.
Se per il primo incarico, derivante dall’emergenza, appare chiaro come l’affidamento sia stato dato a titolo gratuito, spiega Russo: «Nulla viene menzionato circa la natura del rapporto relativo al prosieguo dell’attività di studio e di refertazione tecnica concernente il patrimonio arboreo cittadino».
Ciò che il consigliere si chiede, e chiede al sindaco De Luca, è, nello specifico, se l’incarico relativo ai “sei mesi consecutivi” di studio sia anch’esso a titolo gratuito o a titolo oneroso, ed eventualmente quanto verrebbe a costare al Comune.
A tal proposito il consigliere Alessandro Russo propone, infine, di: «Scindere il momento della effettiva straordinarietà – con l’incarico per comprendere la staticità della parte residua dell’albero di Via Tommaso Cannizzaro / Via Cesare Battisti – da quello della più diffusa analisi sul resto del patrimonio arboreo cittadino, di durata semestrale, ricorrendo a individuazione di figure di professionisti del settore attraverso selezione pubblica, che avrebbe potuto favorire l’offerta più vantaggiosa ed opportuna per le casse comunali».
(244)