«Nessuna anomalia ai sistemi frenanti»: così ATM contesta quanto affermato dai sindacati nei giorni scorsi a seguito del malfunzionamento di un tram che ha bloccato il servizio per circa tre ore. L’Azienda replica quindi alle pesanti accuse mosse da Filt CGIL, UILT, FAISA CISAL, UGL e ORSA.
Cos’è successo? Facciamo un passo indietro. Nei giorni scorsi le cinque organizzazioni sindacali avevano segnalato un blocco del tram avvenuto il 25 dicembre. Secondo quanto comunicato da Filt CGIL, UILT, FAISA CISAL, UGL e ORSA il guasto era dovuto a un «blocco dei carrelli freni e della trazione». Versione, questa, smentita oggi dall’ATM, che parla invece di un «malfunzionamento dei sistemi ausiliari di ricarica».
Di seguito, la nota dell’Azienda: «In merito al guasto di una vettura tramviaria il 25 dicembre – si legge in una nota diramata dall’Azienda – , il responsabile dell’officina tramvia e il direttore tecnico del servizio tramviario, l’ing. Antonino Torre, specificano che contrariamente a quanto affermato non si è trattato di un problema ai sistemi frenanti ma di un malfunzionamento dei sistemi ausiliari di ricarica».
In particolare, spiegano i tecnici di ATM: «Nella vettura interessata, che è in attesa di riqualificazione, si sono bloccati i sistemi che permettono l’alimentazione dei caricabatterie che garantiscono la tenuta della carica delle batterie e a loro volta il funzionamento di tutti i sistemi di bordo. Il sistema di controllo del tram, rilevata l’anomalia, determina il blocco di tutti i sistemi di bordo, paralizzando l’intera vettura. Non si tratta quindi di un problema di sicurezza, ma viceversa di una misura di controllo ulteriore che blocca il veicolo per garantirne proprio la piena sicurezza».
«È confermato – conclude ATM –, quindi, che non vi è stato e non vi è alcuna anomalia ai sistemi frenanti dei tram che trasportano quotidianamente centinaia di messinesi».
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