Bike to Work – inserito nel più ampio “Muoviti leggero”, presentato a gennaio di quest’anno – è uno dei progetti per promuovere la mobilità sostenibile a Messina. Oggi, venerdì 7 agosto, consegnate – in comodato d’uso gratuito – le prime biciclette a dipendenti pubblici e studenti universitari.
Si tratta di 70 e-bike (biciclette elettriche con pedalata assistita) che permetteranno, da un lato di risparmiare sul costo della benzina e dall’altro di contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2. La richiesta delle biciclette si fa online, tramite piattaforma – sviluppata dal Dipartimento di Ingegneria – con sistema blockchain, sistema informatico che permette di ottimizzare i processi della pubblica amministrazione.
«Stiamo tracciando l’inizio di un percorso – dice il neo vicesindaco Carlotta Previti – per incentivare l’uso dei mezzi sostenibili, soprattutto nel tragitto casa lavoro e viceversa. Abbiamo acquistato, grazie a questo finanziamento (1milione di euro dal Ministero dell’Ambiente), il primo stock di biciclette. Una parte dei mezzi verrà messa a disposizione dei dipendenti degli enti pubblici e l’altra sarà consegnata agli studenti dell’Università. Iniziamo dai nostri impiegati proprio per dare il buon esempio».
Bike to Work – come richiedere le biciclette a Messina
È ancora in fase embrionale il progetto “Bike to Work”, che potrebbe essere una delle alternative per spostarsi in ufficio o all’università, lasciando a casa l’automobile. I primi a poter sperimentare le nuove bici elettriche a pedalata assistita sono, infatti, dipendenti pubblici e studenti universitari.
Per richiedere le e-bike – consegnate in comodato d’uso gratuito – è necessario andare sulla piattaforma MuoviMe, sviluppata da Massimo Villari e il team del Dipartimento di Ingegneria. «È una piattaforma innovativa basata sul blockchain. Possiamo monitorare il tragitto della bicicletta, una bici lasciata in garage verrà segnalata per garantire la massima trasparenza. Tutto quello che abbiamo messo in atto è stato sviluppato dall’Università di Messina».
Presente alla consegna anche il Rettore Salvatore Cuzzocrea, soddisfatto non solo della collaborazione con il Comune di Messina ma soprattutto per i suoi studenti. «Abbiamo messo al servizio del Comune, le eccellenze dell’Università come il professore Villari e la professoressa Marino che hanno contributo a realizzare al progetto. La cosa più bella è aver concesso le bici non solo ai dipendenti ma anche ai ragazzi».
A Messina con la bici
Ad essere molto soddisfatti di questa nuova soluzione di mobilità proposta da Bike To Work a Messina sono soprattutto gli studenti universitari, come Ignazio (in foto) e Alessandra che proprio oggi hanno ricevuto la loro bicicletta.
«Con questi nuovi progetti – dice Ignazio, studente di Ingegneria – vedo la voglia di cambiare, per trovare nuovi modi alternativi per spostarsi. Mi piacerebbe vedere più biciclette in centro città, come a Bologna e a Milano. Qua a Messina abbiamo un culto della macchina, ma partendo da noi giovani si spera che si utilizzino più biciclette.»
Della stessa idea è Alessandra che studia Scienze Biologiche al Papardo. «Anche se il servizio delle navette è abbastanza efficiente, volevo essere autonoma. Ho pensato così di approfittare di questa iniziativa e ho fatto la richiesta sul sito. Sono un po’ spaventata per gli automobilisti messinesi ma starò attentissima.»
Non solo bici
Come detto Bike To Work è solo una delle voci inserite nel più ampio Muoviti Leggero, gli altri punti previsti:
- Trasporto Pubblico Locale: è prevista la riduzione del 50% dell’abbonamento mensile/trimestrale, su tutte le linee di TPL, gestite dall’Azienda Trasporti Messina.
- Car pooling: mettere in contatto – tramite piattaforma digitale – lavoratori e studenti per condividere un veicolo privato per un percorso comune.
- Traffic calming: interventi – come gli attraversamenti pedonali rialzati – finalizzati alla creazione di maggiori condizioni di sicurezza. La sperimentazione verrà effettuata nei pressi delle scuole “Verona Trento” e “La Farina” (via XXIV Maggio) e “Gallo”-“Mazzini” e “ITIS Verona Trento” (via Natoli).
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A proposito di bici elettrica, che fine ha fatto quella che doveva essere sorteggiata a gennaio se si fossero conferiti nelle isole ecologiche 20 kg di differenziata nell’ultima settimana di dicembre?
Praticamente ci siamo ridotti a dover copiare Accorinti. Poi mi spiegherà dove dovremmo andare in giro con queste biciclette, avendo ridotto i bus e di conseguenza aumentando il traffico veicolare a Messina. Che delusione che sei, Cateno