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Messina. Aggressione al controllore: la nota di condanna di ATM e Amministrazione

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Dopo la grave aggressione ai danni un controllore ATM, minacciato con un coltello da due persone trovate senza biglietto né mascherina sul tram, arriva una nota ufficiale congiunta dell’Amministrazione e dei vertici dell’Azienda Trasporti Messina che condannano con forza il vile gesto.

«Il Presidente Pippo Campagna, il Consiglio di Amministrazione e gli organi direttivi e di controllo dell’Azienda Trasporti Messina S.p.A. – esprimono  con una nota – la loro ferma condanna nei confronti della vile aggressione a mano armata, ad opera di tre “balordi”, subita da un verificatore a bordo di una vettura tranviaria, lo scorso giovedì 1 aprile, soltanto per avere svolto il suo lavoro!
Solo la professionalità del nostro verificatore e degli altri due colleghi a bordo, secondo la normale procedura che vede sulle vetture tranviarie la contemporanea presenza di tre verificatori, ha consentito che l’episodio non degenerasse in fatti più gravi. Infatti, la pronta richieste di intervento alla Questura di Messina ed il tempestivo intervento della volante che in pochissimi minuti ha raggiunto la vettura ha consentito l’arresto di due malfattori, mentre il terzo è riuscito purtroppo a dileguarsi.
Da segnalare anche il gesto di grande senso civico, coraggio e responsabilità di alcuni giovani messinesi che hanno preso le difese del verificatore al quale poco prima avevano esibito regolarmente il titolo di viaggio. A loro – prosegue il Presidente Pippo Campagna – esprimo il ringraziamento ed il desiderio di incontrarli personalmente. Un particolare compiacimento sentitamente dovuto va alle nostre Forze dell’Ordine che più volte hanno supportato e continuano a supportare l’ATM SpA.
A tutti coloro che salgono a bordo dei mezzi pubblici desideriamo ricordare che i verificatori (ovvero “u controllori”) è a tutti gli effetti di legge un PUBBLICO UFFICIALE come più volte richiamato dalla Cassazione Penale. Pertanto, dichiarare false generalità allo stesso è un reato penalmente perseguibile, così come opporre resistenza con violenza e minacce ad un Verificatore comporta, ai sensi dell’art. 337 del Codice Penale, la reclusione da 6 mesi a 5 anni.
Ai nostri dipendenti – conclude il documento – che stanno tutti i giorni sul campo per consentire il rispetto delle regole, alle nostre Forze dell’Ordine che garantiscono la nostra sicurezza ed alla nostra bella gioventù che ci fa sperare in futuro ed in una Città sempre migliore, vanno i nostri più sentiti Auguri di una Santa Pasqua».

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