matteo salvini plastico ponte sullo stretto di messina

Matteo Salvini da Bruno Vespa (col plastico del Ponte sullo Stretto): «Lavori nell’estate 2024»

Pubblicato il alle

3' min di lettura

Via al cantiere per l’estate del 2024, poi cinque anni per il completamento dei lavori: il Ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Matteo Salvini, ieri a “Cinque minuti” da Bruno Vespa per parlare (brevemente) del Ponte sullo Stretto di Messina (con tanto di plastico). Per il leader della Lega: «Non farlo costerebbe più che farlo». E spiega le sue motivazioni. Ecco il suo intervento.

Plastici, Società resuscitate, nuovi comitati contro: il Ponte sullo Stretto di Messina è tornato prepotentemente argomento di primo piano dell’agenda mediatica, soprattutto ora che il Governo Meloni ha approvato il Decreto Ponte. Nella serata di ieri, mercoledì 22 marzo, il vicepremier Matteo Salvini ha partecipato a “Cinque minuti”, la trasmissione di Bruno Vespa che va in onda su Rai 1 alle 20.30.

Nel corso della trasmissione, il Ministro Matteo Salvini ha quindi spiegato perché, secondo lui, il Ponte sullo Stretto di Messina è un’opera necessaria: «Perché farlo? – ha detto. Primo perché a Ponte fatto e ad alta velocità completata sia in Sicilia che in Calabria, la tratta Palermo-Roma si farà in treno in cinque ore e mezza, rispetto alle 12 ore che ci vogliono oggi; porterà 100mila posti di lavoro veri nell’arco di 5 anni; consentirà un risparmio ambientale unico al mondo, 140mila tonnellate di CO2 non emesse nell’aria; il Canale di Sicilia sarà assolutamente ripulito». Poi, ha aggiunto: «Sarà un gioiello dell’ingegneria italiana nel mondo»

Interpellato sui costi e sulla provenienza delle risorse, Salvini ha poi proseguito: «Costa meno di un anno di Reddito di Cittadinanza ed è un’opera che rimane per anni. I soldi li prende lo Stato, e se dei privati vorranno dare una mano saranno i benvenuti. Rispondo a chi dice che il Ponte non serve. Innanzitutto, stiamo finanziando l’alta velocità in Sicilia per 12 miliardi e la Salerno-Reggio Calabria, oltre la 106. Gli italiani lo sanno, oggi io arrivo in treno, spezzo il treno, ci metto un’ora e mezzo e arrivo dall’altra parte. Significa risparmiare tempo, denaro, salute. E finalmente per i siciliani ci sarà la continuità territoriale.

E i tempi? «Gli ingegneri – ha precisato – dicono che ci vogliono 5 anni dall’inizio della costruzione, che noi pensiamo possa partire nell’estate 2024. Questo è l’obiettivo del percorso. Agli italiani queste chiacchiere sono già costate quasi un miliardo di euro. Costa di più non farlo che farlo».

Infine, Vespa ha posto a Salvini l’obiezione della “Cattedrale nel deserto”: «Domani (oggi, ndr) – ha replicato il Ministro alle Infrastrutture – sono a Taormina per l’inaugurazione un’infrastruttura ferroviaria, ci sono 12 miliardi già stanziati per la Palermo-Catania-Messina. La Salerno-Reggio Calabria è in progettazione. Abbiamo messo 3 miliardi sulla statale 106 in Calabria. Non avere il Ponte sarebbe una follia: avremmo i treni veloci per arrivare fino in Calabria e poi ci dovremmo fermare ad aspettare il traghetto?». Oggi il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, sarà a Taormina per l’avvio dei lavori sulla tratta Taormina-Fiumefreddo, lungo la linea ferroviaria Palermo-Catania-Messina.

A questo link la puntata di “Cinque minuti” di ieri sera, 22 marzo 2023.

(331)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.