foto di due sposi per il bonus matrimonio in sicilia durante il coronavirus

Matrimoni civili fuori Palazzo Zanca. Gioveni: «Dopo 7 mesi il regolamento non è attivo»

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Per matrimoni civili fuori da Palazzo Zanca si intendono tutte quelle cerimonie che si svolgono fuori dalla casa comunale di Messina e all’interno di dimore storiche, ville o altri luoghi ideali per un giorno così importante. Questo tipo di cerimonia dovrebbe essere possibile grazie a un regolamento approvato dal Consiglio Comunale lo scorso 7 marzo 2022; condizionale d’obbligo perché la manifestazione di interesse prevista dal suddetto regolamento non è stata ancora attivata.

Da qui l’interrogazione del capogruppo di Fratelli d’Italia Libero Gioveni. «In data 7 marzo 2022 (quindi esattamente 7 mesi fa) – si legge nella nota – lo scorso Consiglio Comunale approvò finalmente il tanto agognato Regolamento che consente di celebrare i matrimoni e le unioni civili fuori da Palazzo Zanca, quindi anche nelle ville cittadine, nei ristoranti, nelle sale ricevimento, nei lidi balneari. Fino a quella data e purtroppo ancora oggi però tutti i riti civili possono essere celebrati solo ed esclusivamente nella sala matrimoni del palazzo municipale oppure nella chiesa di Santa Maria Alemanna, di proprietà del Comune».

Regolamento matrimoni fuori la casa comunale

«Sono tantissime le coppie – continua il consigliere comunale – che desidererebbero sposarsi in delle location certamente più gradevoli sotto il profilo estetico dell’immagine, così come avviene peraltro in tanti altri Comuni. Ciò che ancora purtroppo (e non se ne comprendono i motivi a distanza di 7 mesi) non ha potuto dare efficacia al Regolamento è la totale assenza della necessaria manifestazione di interesse che gli uffici avrebbero dovuto pubblicare per la stipula delle convenzioni con tutti i siti o le strutture interessate ad ospitare questi eventi.

Se poi si pensa anche al fatto che dando la possibilità a molte coppie di contrarre matrimonio fuori da Palazzo Zanca si otterrebbe – conclude Libero Gioveni – anche il duplice vantaggio sia di incassare più risorse per l’Ente (visto che nel Regolamento è previsto il pagamento di un canone che chi intende sposarsi in questi siti dovrà versare), sia di attrarre eventi e persone da fuori città con tutto ciò che ne consegue per l’economia cittadina e per il turismo, è evidente che la classica “frittata” è fatta».

Il consigliere Libero Gioveni chiede quindi al Sindaco Basile e all’Assessore Minutoli, «i motivi per cui non è stata ancora pubblicata la manifestazione di interesse rivolta ai soggetti che intendano utilizzare i propri siti o strutture per la celebrazione ufficiale dei riti civili e quanto tempo occorrerà per dare seguito a quanto previsto nel Regolamento, al fine di soddisfare le legittime aspettative o richieste delle coppie che desiderano unirsi in matrimonio in delle location certamente più suggestive delle attuali».

Cosa prevede il regolamento

Il regolamento, approvato a marzo 2022 con 21 favorevoli, 1 astenuto e 3 contrari, prevede che il Comune di Messina pubblichi una manifestazione di interesse per poi stipulare convenzioni con i siti interessati a ospitare la celebrazione di matrimoni e unioni civili. Sono escluse le festività. Previsto, inoltre, un canone che i futuri sposi dovranno versare a Palazzo Zanca per coprire i costi di trasferta dei dipendenti che andranno a rappresentare lo Stato Civile nella sede prescelta.

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